Benevento: al via IX Cammino di Riconciliazione e Pace Benevento-Pietrelcina “Niente paura…Accoglienza, Dialogo e Solidarietà”

Michele Gagliarde

Si è tenuta ieri a Benevento, nello storico palazzo Paolo V alle ore 17, la conferenza stampa di presentazione del IX Cammino di Riconciliazione e Pace, organizzato e promosso dalla sezione beneventana delle Acli (Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani), dal Comune di Benevento, dal Comune di Pietrelcina, dall’Arcidiocesi di Benevento e dai Frati Cappuccini di Pietrelcina con il patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Benevento. Il Cammino, atteso da tempo dopo un consistente periodo di inattività, riparte alla grande il prossimo sabato 20 maggio alle ore 9 da Piazza Santa Sofia, avviandosi dall’omonima chiesa longobarda patrimonio dell’UNESCO per giungere dopo un percorso di circa 13km a piedi a Pietrelcina, sfociando infine in Piazza SS. Annunziata, al centro del ridente borgo sannita che ha dato i natali al Santo delle Stimmate. L’evento, collegandosi idealmente alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi, vuole fare propri i valori di pace e riconciliazione espressi da San Pio da Pietrelcina durante tutto il suo apostolato, colorandosi ogni anno di una tematica diversa. Quest’anno lo slogan scelto-“Niente Paura..Accoglienza, Dialogo e Solidarietà”- punta al tema forte e quanto mai attuale della diversità, soprattutto in relazione ai recenti e imponenti fenomeni migratori che interessano la penisola italiana. È così che il cammino di quest’anno diviene non solo un itinerario simbolico per l’interiorizzazione dei valori del dialogo, dell’accoglienza e della pace – come ben espresso dallo slogan- ma anche un percorso fatto di gesti e iniziative concrete verso la creazione di una società davvero plurale e integrata, capace di promuovere l’incontro e il confronto con l’alterità, sostenere lo sviluppo di tutti, impegnarsi ad incarnare ogni giorno la cultura della fraternità, della riconciliazione e della pace. Una marcia alla quale hanno già aderito molteplici enti e associazioni attive nel sociale, nella fede, nella cultura e nello sport, con la partecipazione straordinaria di diversi istituti scolastici della provincia. Tra questi anche l’Istituto “Lombardi” di Airola che ha firmato proprio nei giorni scorsi un protocollo d’intesa con le Acli volto a favorire la cultura dell’inclusione e che animerà il percorso con la sua Marching Band, nata nel corso dell’attività didattica del Liceo Musicale e composta da trenta elementi tra fiati e percussioni rullanti. Ad aprire la conferenza stampa di ieri pomeriggio è stato Danilo Parente, presidente delle Acli beneventane, il quale ha sottolineato l’importanza delle tematiche affrontate  soprattutto per le aree interne del Meridione come il Sannio, ricordando l’impegno svolto dalle Acli in questa direzione, in particolare tramite l’attivazione di un corso di Italiano per gli stranieri. «L’aspetto più delicato -ha rimarcato il dott. Parente- è sicuramente il lavoro, vista anche la particolare situazione economica che ci troviamo ad affrontare. Eppure, se vogliamo puntare ad una forma di integrazione reale delle numerose comunità straniere che vivono in Italia, il tema del lavoro dovrà essere prima o poi affrontato. Quando si parla di uomini, di persone, di coloro che vivono in particolari situazioni di disagio, è necessario mettere da parte i particolarismi e trovarsi su un piano di condivisione». A seguire l’intervento del consigliere delegato allo sport del comune di Benevento Enzo Lauro, il quale ha porto i saluti del sindaco Clemente Mastella che, assente per motivi di salute, ha assicurato che farà di tutto per partecipare alla manifestazione. Presente alla conferenza il sindaco di Pietrelcina Domenico Masone che, accompagnato dal vicesindaco Salvatore Mazzone, ha sottolineato il carattere inclusivo della marcia, la quale non è patrimonio esclusivo di associazioni e di enti ma «appartiene ad ogni uomo di buona volontà, per portare avanti i valori di un popolo fiero che custodisce la lezione dei padri e che sono condivisi in tutto il mondo. Di fronte alle situazioni di estrema miseria e disagio vissute dai migranti siamo tutti uomini e padri che non possono far altro che dare solidarietà e accoglienza a prescindere, valori per i quali tanto ha sofferto San Pio». Incisivo anche l’intervento di S. E. mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento, il quale ha evidenziato come riconciliazione e pace siano temi fortemente interconnessi, indicando all’assemblea la necessità primaria di riconciliarsi prima con sé stessi e con l’idea -fortemente ambigua- che la società contemporanea ha dello straniero per poi promuovere la pace e l’integrazione sociale attraverso progettualità concrete e una politica di integrazione seria. «La stessa nostra civiltà, l’Occidente – ha ricordato mons. Acrocca- è il risultato dell’incrocio tra la civiltà romana e i barbari. Gli stessi longobardi che hanno fatto la storia di Benevento erano barbari. Una civiltà che si sente al tramonto e che fatica ad accettare una realtà altra, oggi per noi così come per i Romani di V secolo, ha due possibilità davanti a sé: o si apre a nuove soluzioni e gestisce questo cambiamento o rimarrà inesorabilmente ferma, causando la sua distruzione. Riflettere sui temi della riconciliazione, della pace e dell’accoglienza ci costringe a riflettere sul nostro stesso io e ciò produce una presa di coscienza che è quanto mai necessaria». L’incontro è stato anche l’occasione per inaugurare la mostra pittorica “La santità vera: rispondere alla chiamata”: un tripudio di colori caldi e di figure angeliche che sconfinano verso l’eterno in 24 opere che il maestro Giovenale ha dedicato a San Pio da Pietrelcina in occasione del 130° anniversario della sua nascita. «Ho cercato indegnamente- ha affermato l’artista- di sintetizzare la spiritualità di San Pio che ci invita a guardare oltre, perché solo guardando oltre possiamo migliorare il presente il quale altrimenti diventerebbe un’eternità inutile. Non preoccupiamoci allora dell’attimo che fugge ma teniamo gli occhi fissi verso l’eternità». L’esposizione continuerà ad essere visitabile a Benevento presso il Palazzo Paolo V fino al 19 maggio, dopodiché si trasferirà a Pietrelcina presso il convento dei Padri Cappuccini, dove potrà essere ammirata in tutta la sua travolgente bellezza dai pellegrini che ogni giorno affluiscono alla terra natale del Santo delle Stimmate, Apostolo di Riconciliazione per antonomasia del nostro tempo.