Regione Campania: Ambiente, M5S “Ascoltato in Commissione nuovo commissario Arpac”

“L’Arpac è ancora impantanata  e più che altro non sembra ancora in grado di assolvere ai suoi importanti e tempestivi doveri istituzionali, l’Agenzia è ancora gravata da molte criticità. E’ ciò che emerso dall’audizione in Commissione speciale Trasparenza di Luigi Stefano Sorvino, nuovo commissario dell’Agenzia regionale di protezione ambientale”. Lo dice Maria Muscarà, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle che ha richiesto l’audizione dei vertici dell’Agenzia e dei dirigenti regionali del settore ambiente in Commissione Trasparenza presieduta dal presidente Valeria Ciarambino. “Il nuovo commissario ha avviato una fase di ricognizione dell’Agenzia – sottolinea Muscarà – ci è parso a conoscenza dei problemi e predisposto ad affrontare prevalentemente questioni amministrative”. “A nostro parere ci sono tante altre questioni gravi  in Arpac – aggiunge – come il potenziamento qualificato della struttura che, lo voglio ricordare, deve erogare servizi di protezione ambientale e rendere le notizie fruibili ed aggiornate ai cittadini campani”. “L’Agenzia dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale e centrale per la tutela dell’ambiente e della salute dei campani – evidenzia la consigliera – tutto ciò però non avviene e penso al mal funzionamento delle centraline per il monitoraggio degli inquinanti, della diffusione dei pollini, delle acque reflue industriali e zootecniche, l’assenza di un catasto dei campi elettrici e magnetici, l’emissione di radioattività, la mancanza di un piano d’ispezione e controlli rispetto alla direttiva europea ‘Seveso’”. “Sul piano amministrativo restano le nostre perplessità sulla vicenda delle pesature dei dirigenti – continua – con un’autotutela che si è spinta con una retroattività di ben 10 anni e quindi l’erogazione di una montagna di denaro pubblico ai dirigenti della struttura”. “Registriamo una certa scollatura tra pezzi dello stesso apparato regionale – evidenzia la consigliera – come il dirigente del settore ambiente dirigente, dott. Palmieri, che non possiede una conoscenza aggiornata dell’evoluzione delle varie problematiche, oggi tra l’altro assente in Commissione”. “A nostro avviso la pietra dello scandalo resta comunque il sito web dell’Arpac – aggiunge – oggi in Commissione la responsabile della pubblicazione ci ha riferito una serie di problemi tra i quali l’assenza di personale idoneo”. “Restiamo esterrefatti visto che nella piattaforma web dell’Arpac in media si sono investiti più 40 mila euro all’anno – continua –  il conto è presto fatto se si considerano i 15 anni trascorsi”. “Dati non aggiornati e informazioni importantissime per la salute non fruibili dai cittadini – conclude Muscarà – il Movimento 5 stelle continuerà ad insistere fino a quando l’Arpac non diventerà una vera Agenzia per la protezione ambientale”.