MAPEMA Di buon’ora

Padre Oliviero Ferro*

Quando devi fare un lungo viaggio, sia in auto che per lago, ti si dice sempre di essere pronto “mapema” (di buon’ora),m se vuoi trovare un posto. Altrimenti ti toccherà aspettare la prossima volta. Ma dato che tutti sono d’accordo per questa parola, c’è il rischio che all’appuntamento ci siano troppe persone e che i posti non bastano per tutti. Allora comincia il teatro delle contrattazioni. Ognuno dice che ha bisogno di un posticino. Ma non è proprio così. Chi parla, è vero, chiede il posticino, ma è sempre accompagnato da altri, cose e animali compresi. E allora non basta più la landrover o il battellino. Ce ne vorrebbero due o tre. Il problema è più facile da risolvere nei camion. Dopo aver caricato le cose, le persone si accomodano sopra, stringendosi le une alle altre. L’importante è esserci. Poi come sarà il viaggio? Beh, questo è un altro problema. Basta partire e, se possibile, arrivare interi. E’ sempre bene pregare per l’autista, perché non si rompano i freni e si distruggano le balestre del camion. O al primo ponte ci tocchi scendere, perché sono rimasti solo le travi in ferro(rotaie), mentre il resto è sparito. Oppure che ci tocchi passare nel fiume o rimanere impantanati. Ma questo fa parte del folclore del viaggio. Eravamo là, “mapema” (di buon’ora)., Arriveremo, certamente, un giorno, “mapema”(di buon’ora).

* missionario saveriano