Oggi si festeggia San Secondo d’Asti

San Secondo d’Asti (… – Asti, 30 marzo 119) è venerato dalla Chiesa cattolica come santo, martire e patrono di Asti. Nel Martirologio romano è ricordato il 30 marzo, il Ferrari invece lo inserisce il 6 aprile. La leggenda narra ancora che Secondo fu sepolto sul luogo in cui fu ucciso e che qui sorse in seguito la chiesa a lui dedicata. Uno dei miracoli attribuiti a san Secondo è quello della liberazione della città dall’assedio minacciato nel 1526 dal condottiero Fabrizio Maramaldo, al servizio dell’imperatore Carlo V, al tempo comandante del presidio di Alessandria. Quest’ultimo, avendo tentato di entrare nei pressi di porta San Pietro, fu respinto e allontanato dalla popolazione che aveva invocato con fervore la protezione della Vergine Maria e di san Secondo. L’importante vicenda fu raffigurata nell’affresco tuttora visibile nella parete destra del coro della collegiata a lui dedicata. Ad Asti nella Collegiata di San Secondo, il suo corpo riposò nell’antica cripta, ma le incursioni barbariche dei secolo IX e secolo X ne obbligarono il trasferimento nel Duomo, più sicuro perché collocato all’interno della cinta muraria. Di tale traslazione non esistono documenti certi, ma verso l’880 la fabbrica appare intitolata a “Santa Maria e a San Secondo” che confermerebbe la presenza delle reliquie in tale edificio. Secondo l’Incisa (1742-1819), la traslazione definitiva sarebbe avvenuta sotto l’episcopato di Bruningo il quale, prima di riportare nuovamente le reliquie del Santo nella collegiata, avrebbe fatto ristrutturare ed ampliare la chiesa. Nel 1597 le reliquie vennero depositate sotto l’altare maggiore in una cassa argentea, offerta da Emanuele Filiberto di Savoia.