Frutta secca per la longevità

di Rita Occidente Lupo
Spesso, a fine pasto, si opta per la frutta di stagione, più che per quella secca, relegata al tradizionale periodo natalizio, laddove trova spazio come ingrediente di molte leccornie. Invece occorrerebbe tenerla a portata di mano anche negli altri momenti dell’anno, per i benefici salutari. Infatti, assunta in piccole quantità quotidiane, ridurrebbe il rischio della mortalità, prevenendo anche molte patologie cardiovascloari. Dalle noci, alle arachidi, passando per le mandorle, anche in semplici confezioni al supermercato, da tenere sempre in dispensa. Sufficienti 30 grammi, per mirare alla longevità, dicono recenti studi condotti da ricercatori americani e cinesi: sufficienti sette noci, (corrispondenti a miracolosi 30 grammi), per avere un adeguato apporto di sali minerali quali ferro, rame, fosforo, calcio e potassio, acidi grassi e composti che svolgono un importante ruolo antiossidante. Anche la frutta disidratata o essiccata ha valori nutrizionali simili alla frutta secca, purchè non contenga anidride solforosa.