8 marzo 2017- Festa della Donna."Minose e Diritti ….."

Manca poco alla Festa della Donna 2017 e ci prepariamo a festeggiarla con tanti eventi in giro per l’Italia in programma l’8 marzo. Solitamente, le donne che amano celebrare questa ricorrenza usano organizzare una giornata in compagnia delle amiche, una cena o un pomeriggio da passare insieme tra musei gratis, shopping o altre attività. Eclatanti appuntamenti a Milano, anche la città di Bologna si prepara a questa giornata tutta al femminile con una serie di iniziative. All’ex Chiesa di San Mattia, ad esempio, andrà in scena l’appuntamento Ninfale, mentre al Giostrà si svolgerà una festa, denominata Pink Party, dedicata a tutte le donne. Ad Anzola d’Emilia, invece, l’appuntamento è con le degustazioni di Gelato Museum mentre al Teatro Arena del Sole andrà in scena l’evento “At The End of the Week”.  Anche Genova è pronta all’8 marzo con alcune iniziative che coinvolgeranno teatro e cultura.  Oltre ai musei scontati sarà possibile partecipare ad alcune iniziative presso il Museo di Nervi, al Castello d’Albertis e al Museo Teatro della Commenda, oltre all’appuntamento originalissimo Woman’s day on ice, la festa sulla pista di pattinaggio su ghiaccio in programma mercoledì.  Tanti gli appuntamenti anche a Roma, Napoli, Bari e la non meno accogliente e suggestiva Salerno con tutto il Sud isole comprese dai musei gratis, passando per la festa al Chalet del Bosco e la mega serata all’Ambretta dedicata a tutte le donne con aperitivo e cena, fino all’incontro Donne nell’Arte. Non dimentichiamo poi l’iniziativa “8 marzo al Museo”voluta dal Ministero dei Beni Culturali.  Mercoledì, infatti, alcuni musei che avranno aderito saranno gratis per le Donne..  Inoltre, l’8 marzo sarà anche una giornata speciale per effettuare dei controlli e delle visite mediche gratuite, ma da non perdere  l’iniziativa “nonunadimeno”, voluta dai Centri Antiviolenza per promuovere i diritti e la libertà delle donne.  L’8 marzo, dunque, quale giorno celebrativo, ritengo anche sia momento non di polemica ma di rivalsa per quanto sia giusto ottenere. Infatti i Centri Antiviolenza sono contro le procedure del “Pirellone” che “inducono le donne al non anonimato” per schedare pertanto le vittime di abusi; che senso ha, se proprio la forza per sollecitare le donne – soprattutto la più fragili – alla denunzia degli abusi subiti, risiede proprio nell’anonimato? Nel mirino delle strutture che si occupano di dare sostegno alle donne vittime di abusi ci sono le nuove procedure di raccolta dati, dettate da “Palazzo Lombardia” che sarebbero dovute entrare in vigore proprio dai primi di marzo, parlando dunque di una vera e propria schedatura.

 Ellera Ferrante di Ruffana