Boom d' addii con divorzio breve

Per le nuove norme che stringono i tempi, in un anno ben ottocento coppie si sono lasciate innanzi l’anagrafe. Secondo i sondaggi, infatti, a Milano è “stradecollato” il divorzio lampo e “low cost”. Infatti, nell’ultimo anno, un numero di coppie imprevedibile ha deciso di dirsi addio consensualmente innanzi l’Ufficiale di Stato Civile, senza la presenza di un avvocato. Per quanto riguarda i costi, dunque, vengono spesi sedici €uro di segreteria per non essere più sposati, evitando così i Tribunali e presentandosi esclusivamente presso l’anagrafe dei Comuni dove montano portentosamente le liste d’attesa. Infatti, per avere un primo appuntamento bisogna, nella media, attendere sei mesi; successivamente si rimane in attesa della seconda chiamata. A quel punto, solo dopo avere pagato la “gabella” di sedici €uro, viene attivata la procedura divorzile. Il numero dei “neo separati” è stato trasmesso all’associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani – AMI – che conferma il botto di separazioni al quale fa da contraltare un aumento delle unioni civili. In un procedimento tanto inaspettato quanto dinamico e disinvolto, Milano è in testa sull’intero territorio nazionale, quanto ai numeri, infatti risulterebbe che solo nella fine di gennaio 2017 sono stati registrati ben duecentosessantuno “divorzi lampo”. Dall’entrata in vigore del divorzio “facile”,  nel dicembre 2014, lasciarsi è più comodo e più economico. Ciò ovviamente, non è per tutti perchè tale facilità è riservata esclusivamente a chi non ha figli minori o con handicap gravi e, per di più, se non sussistono liti riferite alla patrimonialità del rapporto. In tale contesto però Cinzia Calabrese, alla guida dell’AIAF (Associazione Avvocati per la Famiglia ed i Minori), lancia un allarme per fare attenzione a tutti quei casi in cui ci sono soggetti deboli, spesso donne, in stato di sudditanza nei confronti del marito che non riescono a far valere i loro diritti non percependo neppure l’assegno di mantenimento. In Comune, nessuno verifica le condizioni economiche e psicologiche della coppia. Di qui la preoccupazione delle associazioni che aiutano donne maltrattate, in palesi difficoltà di sudditanza. L’esordio così nutrito di coppie che mettono fine al matrimonio negli Uffici di Anagrafe a Milano, non stupisce perchè negli ultimi anni, proprio in questa metropoli, i divorzi sonio aumentati a prescindere: nel 2015 quelli consensuali sono stati 2064. L’anno dopo 2315. Urge pausa di riflessione. Forse ……

Ellera Ferrante di Ruffana