Vallo di Diano: presentati in Regione risultati petizione online Comitato “Vallo a difendere”

Pochi giorni prima del Natale 2016 e dopo il verdetto popolare del 4 dicembre 2016 sulle cosiddette “riforme costituzionali”, si riapriva il capitolo petrolio nel Vallo di Diano con la nuova procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) richiesta dalla Shell Italia S.p.A. al Ministero dell’Ambiente, nell’ambito dell’istanza di permesso di ricerca di idrocarburi “Monte Cavallo”. Ricordiamo che il territorio interessato a questa istanza ricade nel perimetro di alcuni paesi della Basilicata a ridosso dei Monti della Maddalena e dei seguenti paesi del Vallo di Diano: Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano e Teggiano. Il Comitato “Vallo a difendere” si era perciò attivato, già nelle scorse vacanze natalizie, perché giungesse alla Regione Campania, insieme ai dettagli tecnici, una petizione promossa dagli Amici di Beppe Grillo Attivisti Sala Consilina, dal Codacons e dall’Associazione Giustizia Possibile. In questa petizione si chiedeva espressamente alla Regione Campania di bocciare qualsiasi richiesta di ricerca di idrocarburi nel Vallo di Diano e, in particolare, l’istanza della Shell Italia S.p.A. denominata “Monte Cavallo”. Del risultato di tale petizione, che ha trovato 1484 sostenitori, è stata data comunicazione all’Ente Regionale il giorno 3 marzo 2017. Il Comitato Vallo a difendere, esprimendo compiacimento circa le varie osservazioni inviate da alcuni Enti Locali e da varie associazioni e personalità del luogo, vuole ricordare ai cittadini del Vallo di Diano che, se la compagine del SI non fosse stata sonoramente sconfitta al referendum lo scorso 4 dicembre, la Shell avrebbe anche potuto non ripercorrere l’iter amministrativo attuale. Infatti, forse sperando in un diverso esito della consultazione popolare, l’industria petrolifera in questione aveva ritirato la precedente richiesta di procedura di VIA. Tutti i membri del Comitato “Vallo a difendere”, consapevoli del pericolo che si annidava dietro lo svuotamento delle prerogative degli enti regionali, hanno attivamente e coerentemente proposto il NO durante la campagna referendaria. Tuttavia, molti amministratori locali, forse attratti dall’invitante odore delle fritture di pesce, hanno fatto campagna elettorale attiva per il SI, con qualche rara eccezione. Alcuni, oggi, forse rinsaviti dopo la sonora sconfitta politica, si sono espressi contro le trivellazioni nella nostra vallata. Il Comitato “Vallo a difendere” ha voluto perciò, con questa operazione politica di base, allargare la partecipazione cittadina su una questione ambientale di vitale importanza per il futuro del territorio. Infatti, la risposta dei cittadini del Vallo di Diano fa ben sperare in una accresciuta consapevolezza politica nei confronti della posizione contraddittoria di alcuni rappresentanti istituzionali, che – appoggiando pericolosamente le ultime scelte del governo centrale – stanno di fatto subdolamente contribuendo alla depauperazione delle risorse socio-economiche del nostro territorio.

Il Comitato “Vallo a difendere”