Salerno: Premio Gatto, Menzione Speciale al poeta veneziano Burbank

Venerdì 3 marzo nell’ambito dei progetti di promozione della Poesia contemporanea si conferirà al giovane Poeta veneziano Alessandro Burbank una “Menzione Speciale” del Premio Alfonso Gatto. L’evento che per la prima volta, vede collaborare,  due importanti realtà  della città di Salerno quali le Fonderie Culturali e la Fondazione Alfonso Gatto si terrà nella splendida cornice del Museo Archeologico Provinciale. Per l’occasione il poeta Alessandro Burbank proporrà agli intervenuti il monologo “Finché non trovo un lavoro”. L’idea del tour è quella di ricercare la funzione del poeta nella società (il ruolo sociale) che si è rarefatta notevolmente negli ultimi decenni. La mia ricerca è dunque divulgativa, improntata sui giovani, praticamente solo ‘orale’. Sia dei miei testi, sia quelli dei miei colleghi. Dando una visione alternativa, di poeta e performer. Un tipo di artista ”nuovo” e alternativo a quello che si è formato in questo vuoto culturale. Più vicino ai trovatori di epoche passate che agli attuali esponenti della poesia accademica, i quali tuttavia leggo e rispetto. Non sono affatto bravo a pubblicizzarmi ma sono convinto che quella che sto conducendo sia un strada percorribile. Verso una cultura dell’ascolto. Molti giovani che avrebbero la vocazione per la scrittura in versi spesso ne sono spaventati. E spesso invece ricalcano i luoghi comuni. Non si leggono fra loro, non si ascoltano. E questo fatto non ha precedenti. L’epoca in cui siamo, però, nasconde dei lati positivi. E’ molto più facile ”leggersi” e tenersi in contatto. E’ molto più facile scoprirsi e collaborare, per via di Internet e dei social. Basterebbe però trovare una chiave divulgativa idonea. E questo può avvenire, a mio parere, solamente esponendosi. Anche coi rischi che può comportare. Non più nascondendosi, rimanendo ignoti o alimentando la propria ”cerchia ristretta”. Ecco. perché nel mio tour, che si chiama ”Finché non trovo un lavoro tour” , partito il 12 Gennaio da Trento, parlerò di precariato, di artisti, di poesia, di vita quotidiana. Senza nascondere la ricerca formale, senza abbandonare il passato.