Pontecagnano Faiano: Sinistra Italiana su caso Anastasio

Nel nostro comune continua a tenere banco la cronaca giudiziaria che in varie forme coinvolge l’amministrazione con le inchieste a carico del sindaco Sica e di alcuni componenti della sua giunta e con il recente arresto del consigliere Anastasio. Siamo passati alla farsa della surroga al melodramma dell’arresto di Anastasio che ha scatenato la zuffa mediatica tra il sindaco e il capogruppo del PD. La vicenda che ha coinvolto Anastasio, identificato dal GIP come mandante delle minacce al consigliere di maggioranza Bellino, appare torbida vista la reazione da parte della minoranza tutta alla vista del consigliere Bellino in aula (così come riportato dalla stampa pubblicando parte delle relazione del GIP) e inoltre pone sotto diversa luce e pone diversi interrogativi l’assenza di due consiglieri di minoranza in quel consiglio comunale così delicato e che a suo tempo fu ritenuto solamente un caso. Sarebbe opportuno che il PD chiarisse i rapporti avuti con Anastasio in questi anni visto che lo ha seguito nella vicenda della surroga e lo stesso si è candidato recentemente alla Provincia in una lista che fa capo ad un sentore del PD che oltretutto risulta dagli organi di stampa addirittura un suo dipendente. È una situazione molto avvilente per tutta la comunità di Pontecagnano Faiano che viene continuamente violentata dal comportamento di personaggi equivoci che occupano da troppo tempo le istituzioni locali. La commistione tra politica affari e criminalità ha ormai reso insostenibile il clima cittadino e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Anche se apprezziamo il lodevole gesto del consigliere Bellino nel denunciare le minacce ricevute, rimane comunque negativo il giudizio sull’azione politica dell’attuale maggioranza che sul caso Anastasio vorrebbe cavalcare la vicenda per ripulire la sua immagine politica, ribaltando meschinamente sulla minoranza certi comportamenti. A noi non piace speculare sui problemi giudiziari in corso, che seguiranno il loro iter e determineranno colpe o assoluzioni, ma preferiamo occuparci del futuro della nostra comunità continuando a incalzare l’amministrazione sugli atti che non condividiamo e sulle inadempienze che stanno danneggiando il territorio e la vita di tutti i cittadini di Pontecagnano Faiano. Non condividiamo le richieste di scioglimento del consiglio comunale sbandierando motivi giudiziari, piuttosto la Comunità ne avrebbe diritto per motivi politici. Qualora ci fosse la richiesta di scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose sarebbe una sconfitta, non una vittoria. Non è la magistratura che dovrebbe far cadere un’amministrazione, ma l’attività politica della minoranza e non è nel caso di Pontecagnano Faiano dove la stessa non è stata in grado di farlo, nonostante la ventennale gestione fallimentare dell’Amministrazione. La nostra città merita una classe politica nuova, onesta, capace e più adeguata a risolvere i problemi della gente e noi stiamo lavorando per questi obiettivi a garanzia di un possibile futuro.

Comitato Pro Sinistra Italiana