Kuita chiamare

Padre Oliviero Ferro

“Uniita yule bwana, chiamami quell’uomo”. Dato che io ero impegnato, ho chiesto a qualcuno di farlo al mio posto. Quel tale viene chiamato e quando vedo che non arriva, chiedo il perché. La risposta è che ha sentito, ma ha ancora delle cose da fare. Quindi bisogna avere pazienza. Pole pole, piano piano. Perché avere fretta? Ti fa alzare la pressione! E intanto il tempo passa. Io mi ero dimenticato di quel tale, quando poi lui arriva dopo alcune ore. Mi chiede perché l’avevo fatto chiamare. Lo guardo dal basso in alto e gradirei sapere il perché del ritardo. Ormai quello che dovevo fare con lui, l’avevo già fatto. La risposta, come al solito, è molto semplice. Aveva capito che l’avevo fatto chiamare, ma c’erano cose più urgenti da fare. Lo devo scusare. In ogni caso è pronto a fare quello che gli chiederò. Mi verrebbe voglia di dargliene tante, ma non si può. Mi mordo la lingua e gli dico che va bene. Ma che la prossima volta risponda un po’ più velocemente e non gli assicuro che avrò pazienza come oggi.