Mercato San Severino: intitolazione Via Solofrana (Trincerone) all’ex sindaco Erra

Anna Maria Noia

Vincenzo Erra, ex primo cittadino di Mercato S. Severino deceduto nel gennaio 2016, sarà protagonista dell’intitolazione di via Solofrana – ovvero il Trincerone – che dunque porterà il suo nome. È una proposta che circola da qualche tempo sui social network. A ventilare tale iniziativa, il nipote Alessandro insieme a Giovanni De Caro. Nel profilo Facebook di Alessandro Erra si legge la seguente motivazione: “Abbiamo deciso di attuare la petizione in quanto è stato il sindaco di tutti, ha dato tanto alla comunità e ha pagato ingiustamente per il bene dei concittadini. Era disponibile con tutti, guardava molto lontano”. Il politico – al centro di vicende giudiziarie ma comunque galantuomo, esponente della DC nonché responsabile della “vecchia” Usl (Unità sanitaria locale) 47 – aveva reso possibile la copertura del torrente Solofrana. Anche se vi sono state – in merito alla pericolosità del corso d’acqua nelle sue esondazioni – diverse polemiche, tuttavia il nipote afferma che con tal sistema “eliminò la puzza e creò una nuova strada senza la quale vi sarebbe un ingorgo continuo”. La petizione è on line, sul sito di Change.org. Circa un centinaio, al momento in cui scriviamo, i sostenitori. La famiglia Erra è molto ramificata; i giovani rampolli di tal “stirpe” (con questo cognome) sono realmente attivi nel comprensorio ed oltre. In memoria – anche – dei propri predecessori, professionisti integerrimi. Vincenzo scomparve a 75 anni il 16 gennaio 2016, alle 7 del mattino. Dopo una lunga malattia, un tumore, che negli ultimissimi giorni lo aveva costretto a ricoverarsi presso il presidio “Cutugno” di Napoli. Il cancro gli era stato diagnosticato da alcuni anni, ma egli non mancava alle occasioni di vita pubblica nella “sua” S. Severino – la cittadina che gli ha tributato, come al solito troppo tardi – onori e riconoscenza, anche una sorta di rimpianto in quanto era schietto e signorile. Accanito fumatore, era solito scherzare ma anche discutere con amici e conoscenti delle esigenze e delle problematiche inerenti i concittadini. Era davvero lungimirante, insomma; proprio come emerge dalle parole di Alessandro Erra sopracitate. Tra l’altro, aveva compreso appieno già in… “tempi non sospetti” l’importanza della presenza sul territorio del campus di Fisciano, ad allocare l’università della Hippocratica civitas. Avrebbe anche propugnato l’ospitalità – a Mercato S. Severino – del rettorato inerente l’ateneo. E tante altre sono le opere – pubbliche e non – realizzate sotto il suo sindacato. Proprio come la copertura della Solofrana, ma non solo (anche l’intitolazione della villa comunale al ministro sanseverinese Luigi Cacciatore fu voluta da lui). Risultò implicato in inchieste giudiziarie relative al post-sisma degli anni ’80, e preferì una dignitosa assunzione di responsabilità – non solamente sue – alla vigliacca accusa verso le istituzioni che pure entravano in gioco in questi fatti. Sembra non fosse laureato, sebbene fonti a lui vicine – l’anno scorso – riportassero la notizia che comunque Erra avesse compiuto studi in materie amministrative e “tecniche”, quali diritto a Salerno ed Economia all’università di Napoli. Certamente non era uno sprovveduto. Anzi era accorto ed oculato. Tra le sue esperienze politiche più recenti, l’adesione – nel 2009 – alla lista dell’Udeur con l’avvocato Mauro Iannone. Ha lasciato la moglie e tre figli: Ubaldo, Generoso ed Emanuele. Che ne hanno seguito le orme; uno di essi – pare – era candidato alle Provinciali di Salerno. Era amico del compianto intellettuale irnino Gino Noia (deceduto dopo un breve malore nel 2011), che frequentava da moltissimo. Entrambi sotto l’emblema della “balena bianca” della Dc – dorotei o morotei che fossero. A quando, una proposta in merito alla dedica della sala lettura nella biblioteca comunale “Michele Prisco” ad Acigliano proprio a Gino Noia?