Avellino: Libera “Uno spazio per il noi”, riflessioni su territorio e antimafia oggi

“Uno spazio per il noi”. Questo il titolo dell’evento organizzato dal Coordinamento Provinciale di Libera ad Avellino, a chiusura di questo anno. Un anno certamente lungo e complesso, che soprattutto negli ultimi mesi ha richiamato la nostra attenzione sui temi della legalità e del bene pubblico, stante le innumerevoli vicende di cronaca. Episodi che sempre più spesso narrano degli intrecci che si instaurano tra apparato pubblico e forme di criminalità, e in alcuni casi, tra pubblico e crimine organizzato. Legami fitti e non sempre chiari, che segnano i confini tra i colori netti, tra il bianco e il nero, organizzando uno spazio di indeterminatezza e grigiore, fatto di commistioni, abusi, malaffare, la cui vittima è il bene comune. A tutto questo non si è sempre preparati, non sempre si arriva in tempo. Proprio per queste ragioni, i ragazzi di Libera ad Avellino hanno deciso di interrogarsi e di interrogare la cittadinanza. Quella che ha intrecciato ed intreccia la sua strada con quella della grande rete di associazioni, e quella che al contrario non lo fa. Delineare il quadro dell’antimafia sul territorio avellinese e capire insieme, con gli apporti differenti di ciascuno, quale strada intraprendere. Alla serata del 29 Dicembre 2016, presso la Chiesa di San Ciro, alle ore 19.30, sono stati invitati ad intervenire: il Procuratore Rosario Cantelmo, il Procuratore Aggiunto Vincenzo D’Onofrio, il questore Luigi Botte e il vice questore Vincenzo Massimo Modeo; il prefetto Carlo Sessa e il Comandante Provinciale dei Carabinieri Franco Di Pietro, insieme a tanti altri, appartenenti al mondo delle istituzioni e delle associazioni che hanno affiancato Libera in questi anni. Un appuntamento che vuole essere un’occasione importante non solo per ritrovarsi, ma per incontrarsi per la prima volta e disegnare le prossime tappe, i prossimi appuntamenti. Come spesso afferma il Presidente Nazionale di Libera, Don Luigi Ciotti: “ Non aspettiamoci, veniamoci incontro”.