Nocera Inferiore: Liceo“A:Galizia” alternanza Scuola-Lavoro “In bilico tra età infantile e adulta’’

Sembra strano, ma a volte, la vita degli adolescenti è dura. In quanto sono soggetti, sempre di più, alle regole che gli vengono imposte dai genitori e dalla scuola, che non sono sempre giuste, dalle delusioni d’amore e d’amicizia. L’adolescenza è quel periodo di vita che va dalla fine dell’infanzia all’inizio dell’età adulta, cioè comprende quella fascia di ragazzi d’età compresa tra i 10 ai 18 anni. Durante questo periodo avvengono numerosi cambiamenti, non solo fisici, ma anche psichici. Il corpo tende a prendere una forma adulta, i cambiamenti maggiormente visibili sono l’altezza, il peso e la dimensione di alcune parti del corpo. Ogni adolescente, in base alla propria personalità, al suo ambiente familiare, sociale e alle proprie esperienze di vita, può maturare in momenti diversi o vivere in maniera diversa dai propri coetanei tale periodo. Generalmente adolescenza è sinonimo di crescita, infatti è durante questa fase della vita, che si fanno progetti e si compiono scelte importanti per il futuro. In questo periodo c’è una vasta libertà di scelta e meno responsabilità. E’ il periodo in cui, dai propri errori si impara a vivere, perché rendono il soggetto più maturo e contribuiscono alla sua crescita. Nascono i primi amori, le prime amicizie, le prime delusioni: nel momento in cui si vive questa fase della vita, la maggior parte dei ragazzi odia questa fase, la vive male, non vede l’ora di diventare adulto per andare via di casa o da quella società che lo fa stare male. Ma una volta adulto, penserà con rancore all’adolescenza e rimpiangerà tale momento, perché era il momento in cui si poteva vivere spensierati, quelli che sembravano problemi in realtà erano sciocchezze, rispetto a quello che la vita, una volta adulti, gli riserva. In quanto, una volta adulti le responsabilità aumentano, poiché l’indipendenza comporta sacrifici, bisogna pensare al lavoro, crearsi una famiglia. Il periodo dell’adolescenza viene considerato il momento più difficile, perché in questo il soggetto deve riuscire ad affrontare tutta una serie di problemi e responsabilità che lo porteranno ad una totale maturazione, nel momento in cui sarà divenuto adulto. Talvolta, vive male questo periodo a causa dei disagi sociali e familiari, ed è in questi momenti di difficoltà che tende ad isolarsi dalla propria famiglia ed a cercare conforto negli amici. Ed è in questa fase della vita che nascono rapporti di amicizia profondi, nei quali si finisce per confidare segreti, paure, ansie, gioie e dolori. Ogni ragazzo tende a trovare conforto nei propri coetanei, perché magari sono le persone più vicine al proprio modo di vivere e di pensare e quindi riescono a comprendere al meglio le sue scelte di vita. Il gruppo di amici spesso nasce tra i banchi di scuola, crea molta sicurezza e porta molti adolescenti a gesti irresponsabili e incoscienti, spesso compiuti per essere graditi dagli amici, per non essere abbandonati dal gruppo, oppure per opporsi alle regole e agli insegnamenti dei genitori. Gli adolescenti che tendono a maturare più lentamente, possono essere presi di mira dai propri coetanei e diventare vittime di bullismo. Il bullismo consiste in un comportamento violento tenuto da un ragazzo o da un gruppo nei confronti di un altro ragazzo riconosciuto come più debole. I cambiamenti non mettono alla prova semplicemente gli adolescenti, ma anche le loro famiglie, che si trovano a dover affrontare i cambiamenti dei propri figli, i quali cercano sempre maggior indipendenza. In questa fase le famiglie tendono a stimolare i figli a nuove idee e valori, diventando più oppressive. Alcuni ragazzi interrompono il dialogo con i propri genitori, in quanto, quando provano ad esprimere le loro idee e opinioni, essi hanno sempre qualcosa da ridire. Altri genitori sono più permissivi, ma appena vedono comportamenti strani o risultati scolastici scadenti, ritirano tutte le libertà. I genitori pretendono rispetto per le regole da loro imposte, perché hanno come obbiettivo quello di migliorare la vita dei loro figli ed evitare che intraprendano brutte strade, come la droga, il fumo, l’alcool, la bulimia e l’anoressia. A volte però i genitori trattano i loro figli come bambini immaturi e irresponsabili, non capiscono che stanno crescendo. I genitori oltre ad imporre regole, dovrebbero cercare di capire le scelte dei propri figli, perché a volte un comportamento sbagliato, ribelle, può essere dovuto alla ricerca di attenzioni. Può essere un segnale d’aiuto rivolto ai genitori, che magari talvolta non notano, perché sono troppo impegnati nel lavoro o perché lo considerano un semplice capriccio.

Arcangela Carpentiere e Annarita Rossi  3A/E