Pontecagnano Faiano: Anastasio su dimissioni Antonio Vecchione

E’ di questa mattina la notizia della presentazione, presso il protocollo del Comune di Pontecagnano Faiano, di un atto scritto e firmato da Antonio Vecchione nel quale lo stesso conferma la sua volontà di dimettersi dalla carica di consigliere comunale. La nota, che ripercorre tutta la vicenda (cominciata il 31 agosto con la presentazione di un documento di dimissioni molto discutibile), si conclude con queste parole: «Mi scuso pertanto se, mio malgrado, ho potuto causare incertezze nelle decisioni, ma ribadisco la volontà di dimettermi dalla carica». Tali affermazioni confermano quanto asserito sin dall’inizio dai componenti del gruppo consiliare di Uniti per Pontecagnano Faiano, formato da Pasquale Lamberti, Antonio Anastasio e Franco Smarra, che in più di un’occasione hanno sollevato numerose perplessità circa la gestione del «caso» da parte della maggioranza. Insomma: se bastava questo atto a risolvere tutto, perché si è aspettato così tanto? E perché, nei due consigli comunali tenutisi il 14 settembre ed il 26 novembre, la coalizione di governo e la segretaria comunale hanno continuato a sostenere una linea completamente diversa da quella rappresentata da questo atto?«Questa è la vittoria della verità – sottolinea il presidente di Uniti per Pontecagnano Faiano, Antonio Anastasio – negli ultimi due mesi abbiamo dovuto ascoltare le lezioncine di molti membri della maggioranza, della segretaria comunale e di tanti leoni da tastiera, che ci accusavano di irresponsabilità e di mancare di rispetto alle istituzioni. Questa lettera, ora, ribalta tutto: avevamo ragione noi quando sostenevamo che le dimissioni fossero illegittime. La conferma ci arriva dall’atto protocollato questa mattina nel quale Vecchione ribadisce la volontà di dimettersi dalla carica, facendo partire da oggi la reale decadenza dal suo incarico di consigliere comunale. Adesso, attendiamo delle scuse per il modo in cui siamo stati trattati da una parte della politica locale, che ha difeso ciecamente una posizione senza nemmeno provare a capire quali fossero le criticità da noi sollevate».