Potenza: a rischio 65 milioni per lavori schema idrico Basento-Bradano; regione Basilicata potrebbe pagare danni per 7 milioni

La Regione Basilicata e il Consorzio di Bonifica Vulture – Alto Bradano sono ad un passo dal perdere 65 milioni di euro destinati ai lavori di completamento dello schema idrico “distretto G”. Un rischio determinato dalla incomprensibile e ingiustificata inerzia di questi due enti che, per ragioni che non è dato conoscere, non procedono alla sottoscrizione del contratto con la D’Agostino Costruzioni Generali, impresa aggiudicataria dell’appalto. I lavori da realizzare, rientranti nel primo programma delle infrastrutture strategiche approvate dal Cipe con delibera 121 del dicembre del 2001, devono contribuire alla realizzazione di un sistema coordinato per razionalizzare l’uso delle risorse idriche della Regione Basilicata. Nello specifico l’intervento è relativo alle opere necessarie per l’adduzione e la distribuzione irrigua del “distretto G” nel piano di utilizzazione dello Schema idrico Basento – Bradano. La mancata firma del contratto con la D’Agostino Costruzioni non trova alcuna giustificazione. Il Consorzio di Bonifica Vulture – Alto Bradano, infatti, in data 5 aprile 2016 ha confermato l’aggiudicazione definitiva in capo all’impresa, anche in ragione di quanto stabilito dal Consiglio di Stato con apposita sentenza. Il Consorzio, con lettera del 21 giugno 2016, ha richiesto alla D’Agostino Costruzioni di presentare documentazione “al fine di dare corso – si legge in detta nota – alla sottoscrizione del contratto di appalto”, adempimento puntualmente osservato dall’impresa. Ciò nonostante, il Consorzio di Bonifica non ha mai più provveduto a sottoscrivere il contratto lasciando illegittimamente in sospeso il relativo procedimento. La D’Agostino Costruzioni Generali S.r.l., pertanto, dopo ben quattro diffide, si è vista costretta a depositare ricorso al Tar Basilicata per chiedere che la Regione, e per essa il Consorzio di Bonifica Vulture – Alto Bradano, siano condannati, entro trenta giorni, a stipulare il contratto di appalto nelle forme di legge, chiedendo contestualmente che sia subito nominato, per il caso di perdurante inerzia, un commissario ad acta. L’impresa ha chiesto, altresì, la condanna di Regione Basilicata e Consorzio di Bonifica Vulture al pagamento di circa 7 milioni di euro di danni subiti in conseguenza dell’inosservanza del termine di conclusione del procedimento amministrativo. La D’Agostino Costruzioni Generali auspica, non solo nel proprio interesse, che la Regione Basilicata, e per essa il Consorzio Vulture – Alto Bradano, provvedano tempestivamente alla sottoscrizione del contratto di appalto. In mancanza, la perdita del finanziamento che ne conseguirebbe non solo lederebbe i diritti dell’impresa aggiudicataria, ma impedirebbe la realizzazione di un’opera necessaria a migliorare la condizione di migliaia di agricoltori lucani. Al contempo sarebbe vanificata una concreta opportunità di sviluppo per le aziende locali operanti nell’indotto e la possibilità di una significativa crescita occupazionale.
Angelo Panza, Amministratore Delegato