Teverola: cittadino onorario poliziotto Barbato, premiato anche da Coisp

Nella mattinata odierna, si è tenuto un incontro a Teverola (ce) presso la sala consiliare del comune, per insignire della cittadinanza onoraria il poliziotto Nicola Barbato, vittima di camorra, che durante un servizio di appostamento per il contrasto al racket quotidiano, è stato protagonista di un vero e proprio agguato in stile camorristico teso da un criminale, che non ha esitato un attimo nel premere il grilletto più volte per colpire il poliziotto . Una delegazione del sindacato di polizia Coisp , era presente all’evento, per rinnovare la stima e la solidarietà al collega Barbato, esempio di dedizione e sacrificio per tutti i poliziotti e per la società civile, attraverso la consegna di una targa ricordo, simbolo di vicinanza a nome di tutti i poliziotti . Alla Cerimonia erano presenti i maggiori rappresentanti delle Istituzioni locali; il Questore di Napoli dr. Guido Marino, il Questore di Caserta dr. Antonio Borrelli, il Sindaco di Napoli dr. Luigi De Magistris, la dr.ssa Troncone Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria C.V;  dr. Francesco Greco, Procuratore della repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord,  dr.ssa Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale Napoli Nord, dr. Giuseppe Borrelli Coord. DDA Napoli,  Tano Grasso Presidente onorario Federazione antiracket Italiana, dr. Cesare Sirignano Sost. Procuratore Direzione Nazionale Antimafia, Angelo Spinillo, Vescovo Diocesi di Aversa e tanti ospiti di associazioni antiracket. Intervenuto sul tema Giuseppe Raimondi Segretario Generale Regionale del sindacato Coisp , dichiara:”Esprimo la massima solidarietà al collega Nicola , già espressa più volte anche in altri incontri, ma oggi il nostro sindacato di polizia che rappresento , anche con lo sprono dei colleghi, ha voluto omaggiare il sacrificio di Barbato con una medaglia, simbolo di memoria e ideali che mai i poliziotti possono sottovalutare. Purtroppo il nostro lavoro è fatto anche di spiacevoli episodi.  Ebbene di casi come quello del collega Nicola ce ne sono tanti, ma le cure a cui bisogna sottoporsi sono sempre a carico del malcapitato di turno; cure costose che con uno stipendio ormai bloccato da anni,diventano sempre più difficili da affrontare.” Prosegue Raimondi:” Affrontare situazioni di criticità in Campania è sempre un terno al lotto, sono anni che chiediamo Uomini e Mezzi a Napoli come a Caserta, ma purtroppo ne arrivano sempre pochi, nonostante tutto gli uomini e le donne in divisa svolgono sempre egregiamente e con la massima dedizione il proprio dovere”. Dello stesso avviso il Segretario Generale Provinciale del COISP  Claudio Trematerra che aggiunge: “ La manifestazione odierna, testimonia quanto sia stato enorme il sacrificio di Nicola, che ha messo a repentaglio la propria vita nell’adempimento del dovere. Inutile negarlo, ciò che è accaduto a Barbato, poteva accadere a chiunque, ma purtroppo nonostante tante promesse politiche, i dispositivi di protezione per i colleghi sono ancora miraggi. Esprimo la piena solidarietà a Nicola e a tutta la sua famiglia.    Conclude il Delegato Nazionale del sindacato di polizia Davide Violante : “Oggi ho avuto l’onore di partecipare a questo evento assieme alla collega Maria Rosaria Pugliese ,Segretaria Regionale della Campania, per onorare il sacrificio di Nicola Barbato, credo che manifestazioni simili, debbano tenersi per un confronto tra Uomini e Donne delle Istituzioni, affinchè si possa trarre consapevolezza che il binomio Sicurezza/Legalità in Italia ma specie in Campania, sia da comune denominatore per tutti, quale missione di vita. E’ nostro dovere lasciare un segno tangibile alle generazioni attuali, che possa migliorare la qualità della vita nelle nostre città, facendo squadra tra Istituzioni, collaborando e coordinandosi tra loro, metodo indispensabile per combattere la microcriminalità e contrastare l’illegalità. Oggi è stato bellissimo vedere giovani  delle scuole presenziare all’evento e dedicare lettere e parole di incoraggiamento a Nicola ed aiuto alle Istituzioni. E’ proprio dalla scuola e dalle famiglie che deve prender vita il primo concetto di legalità “.