Regione Campania: Ambiente, M5S “Ecoballe, tutto in discarica, altro che recupero!”

 

“Il presidente De Luca parlava della rimozione di 500 tonnellate di ecoballe al giorno. E invece, abbiamo constatato che a pieno ritmo ne escono poco più della metà. Se questa è la velocità con cui si lavora è chiaro che siamo fuori da ogni logica”. E’ la riflessione del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione che insieme alla senatrice Paola Nugnes sono tra i protagonisti dell’inchiesta giornalistica “Ecoballe, tutto in discarica, nessun recupero” firmata dai videoreporter Antonio Musella e Peppe Pace della testata Fanpage. Il servizio anche con l’ausilio di telecamere nascoste svela una serie di particolari inediti sul mistero dello smaltimento delle ecoballe. La lentezza dei lavori che caratterizza le operazioni di rimozione delle ecoballe fin dai primi giorni di avvio del cantiere, e l’inspiegabile dietrofront della Regione Campania sull’adeguamento degli STIR dello scorso luglio rappresentano un serio rischio di perdita dei fondi che il Governo ha destinato a queste operazioni. Basta vedere ciò che accade presso il sito di stoccaggio di Villa Literno. Secondo i responsabili della ditta che esegue i lavori, infatti, le ecoballe inviate in Portogallo non hanno potere calorifico adeguato ad un eventuale recupero di energia e quindi sono destinate a finire in discarica. Uno spaccato inquietante molto diverso dai discorsi trionfali di De Luca e Renzi pronunciati a favore di telecamera durante la campagna elettorale delle scorse amministrative. La movimentazione attuale di quantitativi pari circa 200 tonnellate di ecoballe al giorno, non sono assolutamente in linea con le stime del cronoprogramma che ne prevedeva 500. E dal momento che l’erogazione dei fondi del Governo è legato al rispetto del cronoprogramma è evidente che i finanziamenti sono a rischio.  “E’ gravissimo che i rifiuti finiranno sotto terra  – sottolinea Nugnes – sia sul piano ambientale che su quello economico perché portare fuori regione i carichi di ecoballe  ci costerà molto di più e non basteranno quindi i soldi promessi dal governo”. “Era meglio organizzare degli impianti per il trattamento dei rifiuti sul nostro territorio – conclude Viglione – grazie ai quali avremmo avuto spese minori e ricadute positive in termini di posti di lavoro e maestranze attualmente non impiegate”.