Sarno: Scuola-Lavoro, alunni “sfruttati”

Il 14 Ottobre, alle studentesse e agli studenti di due classi quinte dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Dorso” di Sarno (SA) è stato comunicato, tramite una circolare, che dovranno obbligatoriamente prender parte, in qualità di Hostess e Steward, all’evento “Mondiale Kart – Rotax Max Challange – Grand Finals 2016” presso il “Circuito Internazionale Napoli” di Palma Campania da lunedì a venerdì prossimo. Le studentesse e gli studenti coinvolti in questa formativissima (ironia) attività di alternanza scuola-lavoro dovranno recarsi autonomamente nel luogo dove si terrà l’evento, pagando di tasca propria le spese, e, inoltre, potranno prender parte soltanto quelle e quelli che hanno pagato il contributo volontario, spacciato come tassa scolastica nella circolare. Questa è soltanto una delle attività vergognose promosse dalle nostre scuole nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, che vedono le studentesse e gli studenti sfruttati usati gratuitamente dalle aziende e da tutti gli enti o istituzioni che si offrono per “formare” (leggiamo sfruttare) la popolazione studentesca.“Fin dalla promozione della Buona Scuola abbiamo smascherato il disegno del Governo, che ha impostato l’alternanza scuola-lavoro non come un strumento utile ad accrescere le competenze trasversali dello studente, bensì come – afferma Gigi Cannavacciuolo, il coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Campania – sfruttamento e subordinazione alle necessità delle imprese. Molte volte i progetti di alternanza non sono in linea con l’offerta formativa della scuola. Alle imprese non è richiesto nessun requisito di carattere formativo, o parametri come un codice etico e ambientale per le aziende che ospitano gli studenti in alternanza. Già il 7 Ottobre, il giorno in cui sono scesi in piazza 100.000 studenti in tutta Italia, abbiamo ribadito il nostro NO all’alternanza scuola-lavoro intesa come sfruttamento. Noi vogliamo lo statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza, e lotteremo per istituire in tutte le scuole le commissioni paritetiche per l’alternanza per fare in modo che siano gli studenti e le studentesse a decidere i progetti da proporre e le aziende dove andare a svolgerli, in modo da non rientrare nei processi produttivi delle aziende per essere realmente formati e non sfruttati gratuitamente.”  “Attendiamo una risposta dalla dirigenza della scuola e soprattutto dall’Ufficio Scolastico Regionale. – dichiara Sara Santorelli, responsabile organizzativa dell’UdS Campania – Cosa ci risponderanno? Come si giustificheranno? Possono spiegarci qual è il lato formativo di quest’attività?” L’Unione degli Studenti Campania ha attivato da subito con l’Ufficio Scolastico Regionale un’inchiesta per ricevere spiegazioni e per annullare questa vergognosa attività non formativa. Ricorda inoltre la Consultazione Studentesca Nazionale “Stiamo Diritti – Students’ (r)evolution”