Mercato San Severino: il giornalista Ruotolo incontra studenti della “S. Tommaso”

Anna Maria Noia

Il noto giornalista d’inchiesta Sandro Ruotolo, costretto a vivere sotto scorta, approda venerdì 14 ottobre a Mercato S. Severino; un duplice appuntamento, il suo: dapprima, ore 10.30, incontrerà gli allievi della scuola secondaria di primo grado “S. Tommaso d’Aquino” – nella palestra della struttura. In seguito, in serata, riceverà il premio Roberto I Sanseverino – nella manifestazione organizzata dal sodalizio di teatro amatoriale (da tempo dedito ad iniziative d’impegno e senso civico) “Magnifica gente do’ Sud”. Appuntamento al centro sociale “Biagi”, al capoluogo, per le 18. La soirée sarà condotta dalla cronista Rosaria Coppola. Proprio il direttore artistico della compagnia, Alfonso Ferraioli, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della doppia iniziativa – martedì 11 ottobre, al primo piano della scuola e con la presenza della dirigente scolastica Angela Nappi assieme a una rappresentanza di studenti, genitori e docenti. La “S. Tommaso”, già da tempo, persegue obiettivi didattici improntati alle più attuali tematiche del vivere sociale; con l’avvento di Angela Nappi, comunque, progetti e happening si sono moltiplicati. Grazie al corpo insegnante, al personale Ata e alle famiglie degli alunni, i riscontri delle varie attività svolte sono più che positivi. All’incontro con i cronisti, erano dunque in sala la preside, Ferraioli, tre prof – tutti su dei divani arancioni- e una piccola parte degli allievi. Sembrava di essere, anzi di vivere in un talk show del tipo di “Parla con me”. Durante la conferenza, si può dire, la parte del leone la ha fatta Angela Nappi, che non ha perso tempo utile e ha colto l’occasione per enumerare le costruttive iniziative che, dal suono della prima campanella fino alla conclusione dell’anno scolastico, si potranno attualizzare. Ha ricordato le prime attività, come la festa dei nonni tenutasi lo scorso 4 ottobre tra la palestra della “S. Tommaso d’Aquino” e l’area del Municipio. Tutto quanto questo, ha sempre a che fare con i concetti di responsabilità – prima – e di legalità, poi, da inculcare ai piccoli. Ogni cosa “scolastica” dunque coincide con l’acquisizione del senso civico e del rispetto verso gli altri, soprattutto i “diversi”. La preside preferisce la legalità “sostanziale”, le minime cose di ogni giorno, alla “burocrazia” normativa che sancisca diritti e doveri “per legge”. Nell’ambito del suo ampio discorso, condiviso dai giornalisti presenti – che le hanno effettuato un’intervista – ha iniziato partendo dal progetto regionale “Scuola viva”, con l’ottimo risultato del 34esimo posto in classifica del Por regionale ottenuto dalla scuola media. Sotto la lente le cose già “avvenute”, come l’incontro con le mamme della Terra dei Fuochi, discutendo del libro del prete-coraggio don Maurizio Patriciello, e altre in progress. Insomma, una scuola propositiva emerge dalle parole della Nappi. La scuola da lei diretta si innesta in un discorso appunto di legalità, di correttezza anche tramite la collaborazione degli scolari con i nonni coinvolti nell’insegnamento delle tecniche degli orti didattici; la terra, violata dai veleni e dai rifiuti tossici, adesso dai ragazzi viene curata e rispettata. Attraverso la semina e la coltivazione degli ortaggi, coi nonni o con gli anziani, i giovanissimi imparano la pazienza, la cura e il saper attendere che i tempi siano maturi, per assaggiare le primizie botaniche. Parola d’ordine della dirigente Nappi: “Edificare ponti”; “vedere il mondo col cuore oltre che con gli occhi”. Tutto ciò è favorito dall’educazione. “L’impegno civile non è semplice – afferma la prof – ci sono personaggi appunto come Ruotolo che vivono con la scorta. Come Falcone, come Borsellino, che sono morti”. Lo stesso concetto di educazione all’impegno cittadino, però, dice ancora la Nappi, è “senza tempo, dura sempre”. La Nappi trova che a S. Severino vi sia “molta sensibilità” verso tali argomenti, da parte delle istituzioni. Ferraioli si è mostrato energico e veemente nel discutere del… “metterci la faccia”, del proseguire sul cammino dell’onestà e del coraggio, per i valori della società; “Noi siamo la maggioranza, le persone per bene sono moltissime – ha espresso – dobbiamo sempre combattere per le nostre zone, però. Abbiamo scelto proprio Sandro Ruotolo, per il premio, perché nella sua lotta non è né deve essere considerato solo contro la criminalità e ogni forma di illegalità”. Un discorso pratico, schietto e sincero – da parte di Alfonso Ferraioli. Che poi propone ai giovani studenti di “Incontrare gli altri nelle piazze, per guadagnare una serata; non chiudersi nei bar, a parlare di donne o di calcio”. Il suo messaggio, diretto e concreto, aveva l’intento di giungere dritto al cuore, in maniera mirata. Dopo altre interessanti parole ed amarcord, seduti sul divano, sono intervenute le docenti presenti in un breve ringraziamento al responsabile della “Magnifica gente”. Da tempo Ferraioli supporta molti progetti in simbiosi con le scuole di ogni ordine e grado nel territorio. incontrati numerosi ragazzi. Osmosi con le istituzioni, coi magistrati e coi rappresentanti delle forze dell’ordine. Attendiamo dunque la fatidica giornata di venerdì 14, sia alla “S. Tommaso d’Aquino”, ore 10.30, che nel pomeriggio (18) al centro sociale. Qui egli riceverà l’onorificenza “Roberto I Sanseverino”. È un premio istituito nel 2000, dunque giunto alla sedicesima edizione; viene assegnato – nelle intenzioni della compagnia – a un personaggio o a un’istituzione rigorosamente meridionale, appartenente al mondo dell’arte e della cultura e – da qualche anno – delle istituzioni. Tra gli altri, sono stati premiati il poeta e scrittore sanseverinese Carmine Manzi; il Giffoni film festival; l’attrice partenopea Regina Bianchi; gli attori Enzo De Caro e Michele Placido (pugliese); ai giudici Giuseppe Ayala e Raffaele Cantone; alla fondazione “Angelo Vassallo” e all’opera di Roberto Saviano “Gomorra”.