Salerno: Referendum, Asilo Politico apre campagna elettorale

Sabato 8 Ottobre 2016, con il concerto di Neil Perch (Zion Train), il C.S.A. Jan Assen (Ex Asilo Politico) e l’Associazione Culturale Andrea Proto, aprono la campagna referendaria per il No, oltre il No. Durante la serata la Rete della Conoscenza farà un banchetto informativo sul No al Referendum Costituzionale. La Link invece raccoglierà le firme sulla Legge di Iniziativa Popolare sul Diritto allo Studio Universitario. Inoltre sarà possibile degustare ed acquistare prodotti a KmZero, senza concimi e pesticidi a cura di Ortorilio. Warm Up by Riky Rebel & Heavy-One (Binghi Rebel Krew). Dare per scontato la vittoria del No, è un grave errore politico!

  • Non sottovalutare, sia su scala locale che nazionale la coalizione filo renziana/governativa (Confindustria, Finanza, Banche, COOP, Società Partecipate) che  sostiene il Si.
  • Non sottovalutare le varie promesse agli italiani dello stesso Presidente del Consiglio.
  • Non sottovalutare le ingerenze straniere degli Stati Uniti, Germania, Unione Europa e le Lobby Finanziarie Europee e FMI.
  • Non sottovalutare le contraddizioni e la confusione che creerà il  costituendo universo politico o container che sosterrà il No (D’Alema, Brunetta, Salvini, Casa Pound,  Forza Nuova e vari riciclati della politica).

Per questi motivi la necessità di creare “Comitati popolari per il No, oltre il No”, oltre il  4 Dicembre.

Come Asilo Politico ci impegneremo a creare i “Comitati Popolari per il No/oltre il No”, attrezzando gli stessi di una piattaforma sociale come sintesi ed espressione di partecipazione  diretta dal basso nei posti di lavoro, nelle scuole ed università, nei quartieri, in grado di risollevare un fronte d’opposizione dopo decenni di delegittimazione del movimento operaio/sindacale. Ci impegneremo a determinare nei fatti quel del fronte politico e dell’opposizione sociale, attualmente indebolito ed imploso da cui ne derivano le gravi condizioni socio/economiche e di povertà (4,6 milioni di italiani in povertà assoluta) e di precarietà  in cui versa il 70% del nostro paese. È su  questi presupposti che bisogna caratterizzare la campagna referendaria per il No, dando  la priorità a riaffermare la dignità del lavoro e dei lavoratori creando le condizioni per chi il lavoro non lo ha, la difesa delle libertà dell’agire politico e sindacale, la difesa della libertà di stampa e di pensiero, contro ogni forma di discriminazione sociale e razziale, contro le guerre neo/colonialiste.