Mercato San Severino: rifiuti, degrado in molte aree

Anna Maria Noia

Ancora e sempre “sacchetto selvaggio”, a Mercato S. Severino – e anche di più: perfino un water gettato tra le frasche verdeggianti di una zona anche rinomata, meta di bambini e genitori in cerca di svago e tranquillità – il parco “Santina Campana”, zona residenziale e “salotto buono” della cittadina! Chi scrive ha potuto documentare l’esistenza di tali rifiuti speciali (o “inerti”, questa la loro classificazione e categoria) tramite le foto a corredo dell’articolo. Ma le discariche a cielo aperto, dovute in gran parte all’inciviltà e all’incuria delle persone e non – come molti vorrebbero far credere – al fatto che gli operai della multiservizi “Gesema” (acronimo per Gestione servizi manutenzione), società municipalizzata ed ex partecipata che versa attualmente in cattive acque, non svolgano al meglio la propria mansione! Alcuni mesi fa, inoltre, sempre l’autrice dell’articolo ha avuto modo di riprendere mediante fotocamera dal cellulare altri rifiuti “pericolosi”: una sorta di linoleum, di pezzi di asfalto gettati non più nel parco “Santina Campana” bensì nel vicinissimo parco De Caro. Questa immondizia è stata poi presa e sversata nei pressi dell’isola ecologica dove sono allocati i mezzi della “Gesema”. C’è chi lamenta la sporcizia di strade e anfratti, ma i fotoservizi sono implacabili e senza pietà l’occhio dello smartphone e del tablet rileva le varie criticità e/o negatività in materia ecologico-ambientale; a questo “occhio” elettronico si aggiunge la veemente protesta dei residenti, soprattutto però nelle frazioni – a detta dei cittadini più interessate dalla problematica; particolarmente nelle località “alte”: frazioni (e quartieri di lignaggio, tra i 22 sparsi sul territorio comunale) Carifi, Torello, Lombardi, Priscoli, Ciorani, Capocasale, si giunge addentro alla questione e si possono notare le tante cose che non vanno. Tra gli abitanti di Carifi, ad esempio, c’è chi stigmatizza i cumuli di spazzatura a piazza Campoli – proprio al centro della frazioncina. A pochi metri dal campetto e dal rione S. Bartolomeo, peraltro. Sono anni che i residenti denunciano tale stato di cose, invocando anche l’installazione di videocamere, dato che il piazzale pare a tutti gli effetti essere divenuto parcheggio pubblico da parte di alcuni conducenti. Per di più, le poche giornate di astensione dal lavoro dei già citati dipendenti della “Gesema” hanno contribuito ad acuire i disagi e i disservizi del caso; contestualmente sono stati avvistati topi e pantegane, mentre chi ha casa in questa zona si lamenta perché il parco è nel degrado, abbandonato a se stesso e privo di manutenzione ordinaria e/o straordinaria – sono parole dei residenti. E i cittadini rincarano la dose, affermando che non è stata effettuata da tempo immemore una adeguata disinfestazione e derattizzazione: il casus belli sarebbe dovuto al rimpallarsi di competenze e responsabilità tra Comune – adesso commissariato – e Istituto autonomo case popolari (conosciuto col termine Iacp). Così come in passato si sono rimpallate le misure di tutela da attuare l’amministrazione comunale di Mercato S. Severino, il Consorzio di Bonifica e il Genio Civile di Salerno per la pulizia dell’alveo del torrente Solofrana, affluente dell’inquinatissimo fiume Sarno.