Mbwa, cane

Padre Oliviero Ferro*

Non posso mai dimenticare il nostro cane SIMBA(leone) che faceva la guardia alla missione di Luvungi. L’avevo visto crescere da piccolino. Ora si era fatto grande e grosso. Aveva avuto qualche problema con un serpente che lo aveva morsicato sul naso, ma siamo riusciti a salvarlo. Appena si arrivava a casa, ci veniva subito incontro, abbaiando. Ma bastava dirgli “toka” (vai via), che capiva subito. Veniva accanto a te, pronto a fare amicizia. E’ vero, non aveva molta simpatia per i suoi fratelli africani, ma forse era un problema di linguaggio. Quando di notte, arrivava il solito ladro a rubare la batteria del generatore, lui abbaiava furiosamente. Ma il ladro, purtroppo, era più veloce di lui. Una notte siamo quasi riusciti a prenderlo, ma non ce l’abbiamo fatta. Simba, il nostro cane, era privilegiato confronto ai suoi fratelli che giravano intorno alle case del villaggio. Lui bello grosso che mangiava spesso. E loro, magri da far paura, pieni di pulci, sempre alla perenne ricerca di cibo. Doveva disputarselo con i gatti, i topi e altri animali. Quando sono partito dal Congo, l’ho salutato. Mi dispiaceva molto, perché era un buon amico e mi ha fatto tanta compagnia. Chissà dove è ora. Forse nel paradiso dei cani. Spero proprio di sì. Se lo merita.

*missionario Saveriano