Milano: “Ospedale Niguarda, paradossalità Vigilanze e Bagni Unisex!”

Ero in quarta Elementare, additata tra il prodigio ed una nascente nuova versione di “Grazia Deledda” quando esordìi  in un componimento”…l’ Italia è uno smeraldo disceso dal diadema di Dio”.  Oggi riconfermo, “forse” anche con lo stesso spirito. Tuttavia, in quel preciso momento, con la splendida incontaminata ingenuità e l’idealismo dell’infanzia, vedevo nel Tricolore il Risorgimento che stavo assorbendo sul nostalgico sussidiario con un’Italia che apparteneva solo a me e ai Nostri Padri Eroi, lontanamente ipotizzabile allora “lacerata” da un’integrazione anche gravemente malsana di delinquenti, ladri, irrispettosi tanto da vederli spesso sputacchiarci sopra. “Sputare e scatarrare” sul nostro suolo di Patria è per me come vedere sputare sul Tricolore e contestualmente lancio la retorica frase ad effetto e salvacoscienza dei falsi benpensanti e c…sotto “non tutti sono così, non bisogna generalizzare…”. E’ vero, ma io per quanto riguarda valori inviolabili, sono una sfrontata irreprensibile e resto delle mie idee, comunque non danneggiando nessuno se non per difendermi e difendere chi mi appartiene o chi stimo davvero. Insomma, l’ Italia resta il mio smeraldo,  ma gli “italiani di oggi” in confronto a quelli “autentici” dell’ onorato passato, devono rivedersi un po’ per gli accadimenti sia politici che sociali che di costume dove a volte dilaga il “paradosso” più eclatante tanto da apparire addirittura inverosimile, se non si è diretti testimoni. Ormai è tutto il contrario di tutto e gli estremismi trionfano in ogni versante! Boooh!? Mesi addietro, sempre con l’ intento di “scovare” la notizia, di fare scoop, nel miraggio della grande inchiesta e non da poco il macabro o forse “incoscientemente coraggioso” intento spontaneo di “ficcarmi nei guai”pur di non mollare, denunziai  testimoniabilmente e documentabilmente alla Direzione Generale dell’ Ospedale Niguarda di Milano – dove peraltro  sono  presenti due miei cugini medici oltre carissimi amici, mai coinvolti e mai confrontati nel merito –  presenze nelle toilettes femminili di “viandanti” clochard che da una breve indagine interna venni a sapere che pernottavano all’interno, addirittura nei piani, nei sotterranei e usavano a loro piacimento ed esigenza i bagni come personali, dove l’acqua fluisce persino dalle porte. Smosse redazioni importanti, giornalisti veterani di testate autorevoli fecero sopralluogo e coincise addirittura con il giorno 11 aprile 2016 in cui fu arrestato un uomo – viandante – per tentata violenza ad una giovane diversamente abile, introdottosi nei bagni femminili. Ipotesi di evento preventivamente configurato da me nella denunzia di qualche mese prima alla Direzione Generale, ahimè! Tutto irriguardevolmente pare rimasto come prima. Ignorata dunque da parte dei Vertici del Nosocomio, igiene e controlli a livello Sanitario con certe libere frequentazioni, neppure pazienti e/o degenti ed ancor più grave “oltraggiata” in questi periodi di “obbligata sopportazione ed integrazione” di radicalisti ed integralisti la Sicurezza di Stato e dei pazienti ma ancor peggio che in quasi tutti i nosocomi di Milano la situazione sia la stessa. Devo forse pensare, insieme ad altri cittadini degenti che in caso di ricovero, per migliorare la situazione ed attenuare ogni dolore, potrei saltare in aria da un momento all’ altro per altre credenze religiose visto che gli ospedali pullulano di “non so chi”neppure identificati!? Questa sì che è fortuna…morire di morte violenta in ospedale! Non è neppure contemplato come Servizio nella Tessera Asl che sarebbe meglio tenere in bocca per la propria identificazione, in caso succedesse qualcosa. Comunque, il paradosso da ilarità a crepapelle, sta nel fatto che invece di appellarsi per i predetti motivi al Ministero della Sanità e al Ministero dell’ Interno o al Sua Eccellenza il Prefetto per cacciare tutti quanti “estranei” fuori dagli Ospedali anche in maniera coatta con operazioni predisposte ed effettuate dalle Forze dell’ Ordine, da una mia verifica di qualche giorno fa, hanno ovviato ad abolire bagni Donne e bagni  Uomini, rendendone l’ accessibilità ad entrambi indistintamente…Peggio ancora, se una donna viene inseguita e molestata nei bagni da un delinquente malintenzionato, sarà ancor più impossibile dimostrarlo della serie: “stavamo semplicemente facendo lo stesso percorso per lo stesso motivo – pipì -” E poi per il piagnisteo della “solidarietà” nessuno sano e abbiente può ribellarsi, a rischio che le situazioni s’ invertano  e tu possa passare da provocatore, razzista e quant’ altro. Mi appello dunque a S.E. Prefetto di Milano al Ministro della Sanità, al Ministro dell’ Interno seppur al momento leggermente impegnato per cose Sue: ” vogliamo garantire qualche Diritto Costituzionale e Sacrosanto anche a colui che non è migrante o clochard|?”Nell’ ultima verifica di cui sopra precisamente domenica 10 luglio 2016 ore 13,15 circa, Niguarda blocco Sud, un vigilante con il suo Capo – per giunta entrambi Italianissimi del Sud – che poi da vero eroe quest’ ultimo,  se l’ è data a gambe perlustravano bagni, come ho detto uniformati, dunque anche in quello delle donne indiscriminatamente e a loro stessa ammissione, se il bagno risulta  occupato origliano dai rumori vari “che non voglio qui approfondire per decenza e delicatezza”, se qualcuno si sta facendo la doccia, la barba, si lava i denti, si taglia le unghie etc..etc… con il rischio che per fraintendimento di “suoni “,  la vigilanza obblighi chiunque a uscire in mutande, esclusi i veri malintenzionati e abusivi| Qui, mie care Istituzioni, non ci siamo più e i due signori vigilanti di domenica scorsa vanno puniti e cacciati perchè, dove le donne sono in intimità, non devono entrare gli uomini -seppure gentleman _ e  se si intende proseguire in certi controlli ravvicinati e dietro le porte, è indispensabile che la Vigilanza sia Femminile come da Leggi varie riferite alla Privacy ed al rispetto della Donna che non attiene solo negli omicidi, ma sempre comprendendo anche disagi e turbative psicologiche come in tali casi! E questo va urlato forte e chiaro ai Vertici del Niguarda!

Ellera Ferrante di Ruffana