Mercato San Severino: estate al Castello!

Anna Maria Noia

In questi caldi giorni di luglio, gli alacri e solerti membri del Forum dei Giovani di Mercato S. Severino – guidati dalla responsabile Lucia Ciuci – si sono inerpicati, ma con passione, sulla collina su cui sorge l’antico maniero simbolo della famiglia Sanseverino: il simbolo della cittadina. L’occasione è stata propizia per presentare, alla comunità intera, l’evento denominato: “Discoveryday”. L’happening dal titolo curioso, rivolto proprio ai curiosi – ma non soltanto giovani – e agli appassionati di storia locale, è il primo di una serie di appuntamenti per la riscoperta del comprensorio. La visita è stata molto coinvolgente, grazie alle spiegazioni convincenti e profonde di Michele Cerrato – un giovane con S. Severino nel cuore, che ha sempre amato gli avvenimenti del passato inerenti – particolarmente – il castello e la nobile schiatta dei principi più importanti nel Regno del Mezzogiorno. Un paio d’ore completamente avvolti (full immersion) e ammantati dalle vicende dei principi al seguito di Troisio de Rota e de Sancto Severino, tra gli arbusti e le pietre assolati di una domenica estiva. La seconda parte della manifestazione, che ha entusiasmato i numerosi astanti – giovani, soprattutto, e meno giovani – è stata più… “ludica” e si è svolta nell’area di sosta detta “Petracupa”. Qui si è consumato un bel pasto, un picnic, ed alcuni partecipanti hanno dato luogo a un agguerrito torneo di carte. Soddisfatti e divertiti tutti gli escursionisti e –ovviamente – i vertici del Forum (con alla guida Lucia Ciuci e con Alessandro Zinno). Dato il successo della prima kermesse culturale, si pensa già a ripetere la proficua iniziativa – nel mese più fresco di ottobre. Sempre vigile, è da ricordare, la Croce Rossa Italiana (acronimo Cri) locale – che ha accompagnato i visitatori fin sulla cima del castello con le sue diverse cinte – a testimonianza delle epopee che ne hanno ordito il vissuto. Tante le parti del bene architettonico descritte e fotografate; ancora belle queste care vestigia che hanno osservato, nel loro silenzio e mutismo di pietra, tante battaglie e clangori sotto il cielo dei secoli susseguitisi. I tanti interventi di restauro, pur se non effettuati a regola d’arte, non hanno minimamente offuscato la bellezza del monumento (dal latino Memento, Ricorda) anzi lo hanno reso ancor più interessante – se così possiamo affermare. La piazza d’armi, la cisterna e soprattutto la stupenda chiesa palaziale (palatina, ricca) di S. Maria de Castro – assieme agli altri preziosi ruderi – attestano (ancora, dopo molto tempo passato) l’importanza geografica e strategica, con tanti traffici commerciali, di S. Severino – quella che fu, che è e che sarà.