Fisciano: festeggiamenti per San Giovanni Battista

Anna Maria Noia

A Fisciano e nelle sue frazioni, in particolare Lancusi, Carpineto e Settefichi, è molto sentita la devozione verso S. Giovanni Battista – il cui “dies natalis”, ovvero il giorno di “nascita al Cielo” (la morte), ricorre il 24 giugno. Estate in partenza, dunque, e tante iniziative – sia per quanto riguarda il programma religioso che dal versante “laico”, civile. Il cugino di Gesù, raffigurato – nella iconografia ed iconologia, non solo cristiana – vestito di una pelle di cammello mentre si ciba di locuste e miele selvatico, è ricordato anche nella celebre opera dello scrittore Cesare Pavese “La luna e i falò” – ambientata durante i festeggiamenti del 24 giugno nelle Langhe piemontesi. La demologia e l’etnografia – sia locali che nazionali – hanno detto e ancora dicono moltissimo a chi è appassionato di tradizioni ancestrali, pagane e/o cristiane: un esempio? Si dice che proprio la… “notte di S. Giovanni” le streghe scendano per il sabba (donde l’espressione “sabbatico”, utilizzata in ambito accademico-universitario per indicare un anno di ricerca, da parte dei docenti) – dall’antico “sabbath” (radice anche di “sabato”) – e scelgano gli alberi di noce per trascorrervi un periodo di tempo in occasione del “Walpurga” (saghe nordiche). Guarda caso, il liquore da molti definito: “Nocino” viene distillato proprio in occasione dell’estate incipiente, col solstizio d’estate del 21 giugno. E molti anziani, contadini o comunque residenti in campagna, non possono non sapere che per tenere a bada le streghe – tra il 23 e il 24 giugno – basta intrecciare una corona di rovi, altrimenti detta “serto” o “nserto”, e le streghe perderanno tempo a contarne i fili fin quando non apparirà l’alba. Ancora, l’antropologia culturale insegna che – a ridosso del periodo estivo – si coglie il famoso “iperico”, detto “erba di S. Giovanni”, da cui si estrae un denso liquido rosso medicamentoso, officinale. Ma veniamo, adesso, a noi e alle ricche manifestazioni che si stanno tenendo e continuano – in questi giorni – a tenersi a Fisciano, Lancusi e dintorni. Momenti di fede, certo, ma anche di socializzazione, di aggregazione, di scambi culturali. Anche stavolta, il parroco della comunità fiscianese – don Aniello Del Regno, insieme ad altri parroci del circondario – ha dato l’ok, ha avallato a numerose kermesse per il comprensorio. In particolare, la parrocchia dei santi Martino e Quirico – in Lancusi – già dal 17 del mese sta vivendo importanti occasioni di riflessione ma anche di divertimento. Infatti, proprio il santo è patrono della frazione. Tra i momenti più pregnanti e significativi dell’amore verso S. Giovanni, da parte della collettività, ricordiamo le celebrazioni liturgiche (giorno 24) delle ore 6 – 7 – 8 – 9 – 10 al mattino e la Messa solenne delle 11.30. In serata, alle 19.30, una nuova e solenne celebrazione eucaristica. Come programma civile, citiamo la partecipazione della banda “Città di Serino” alle 9.30 dinanzi la chiesa. Alle 21.30, poi, largo al divertimento per giovani e adulti, con la serata caraibica: musica, balli e tradizione la faranno certamente da padrona per i residenti. Che avranno l’opportunità di assistere allo show (esibizione, saggio) “Mi Pequena” di Lancusi. Vi sarà inoltre Pavel Molina con la sua orchestra e la special guest Cecilia Gayle – cantante costaricana. Ma non finisce qui: domenica 26 è prevista la processione delle statue di S. Giovanni – ovviamente – di S. Martino e S. Pio per le vie della cittadina, dopo la Messa. Infine, anche gli abitanti delle vicine Carpineto e Settefichi (unità pastorale “Valle Irno”) potranno seguire le funzioni liturgiche presso lo spiazzo antistante l’antica chiesa di S. Giovanni Battista. Per le 18.30, vi sarà il raduno; alle 19 si officerà il sacro rito, la cerimonia. Ciò coinvolgendo i fedeli che “assistono” il parroco don Antonio Pisani. Una bella serie di iniziative, dunque, da assaporare con gaudio e con fede.