Carinola: tensione in carcere, ferito ispettore sorveglianza
Alta tensione nel carcere di Carinola, dove ieri sera un detenuto ha proditoriamente ed improvvisamente aggredito l’Ispettore di Polizia Penitenziaria responsabile della Sorveglianza interna al carcere.“Altro che dichiarazioni tranquillizzanti, altro che situazione tornata alla normalità. I numeri dei detenuti in Italia sarà pure calato, ma le aggressioni, le colluttazioni e i ferimenti si verificano costantemente, con poliziotti feriti e celle devastate. Quella di ieri sera a Carnola è stata un’aggressione tanto improvvisa quanto violenta, senza alcuna ragione. L’Amministrazione Penitenziaria regionale adotti con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dalla sospensione della vigilanza dinamica delle sezioni detentive, provvedimento che ha favorito e favorisce questa ignobile e ingiustificata violenza facendo stare i detenuti fuori delle celle a non fare nulla tutto il giorno”. Così Emilio Fattorello, segretario regionale campano del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, il primo e più rappresentativo della Categoria, commenta i gravi fatti di violenza accaduti a Carinola ieri sera. Aggiunge il segretario generale del Sappe Donato Capece, che sollecita Ministro e Capo DAP a intervenire,: “Quella di Carinola è una grave e intollerabile aggressione a un poliziotto penitenziario. La situazione nelle nostre carceri resta dunque allarmante, nonostante si sprechino dichiarazioni tranquillanti sul superamento dell’emergenza penitenziaria: la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Eventi del genere sono sempre più all’ordine del giorno e a rimetterci è sempre e solo il Personale di Polizia Penitenziaria. Il Sappe esprime solidarietà al poliziotto ferito e gli augura una veloce ripresa e ritorno in servizio. Ma va anche detto – con fermezza! – che queste aggressioni sono intollerabili ed inaccettabili”. Il Sappe informa infine che “a Carinola, il 31 marzo scorso, erano presenti nelle celle 421 detenuti: 19 gli imputati, 402 i condannati. Nel 2015, nella Casa di reclusione, si sono contati 7 atti di autolesionismo, 2 tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria, 1 suicidio e 10 colluttazioni”.