Cava de’ Tirreni: corso di giornalismo alla “Don Bosco”
“16 dici 100 dici Giungla”
Festeggiamenti molto importanti per tutti gli scout più giovani “i lupetti”. Tutti i lupetti del mondo attendevano questa grande festa da ricordare: la nascita del lupettismo! Baden Powel il fondatore, nel 1907 iniziò a diffondere lo scautismo per i più grandi. Insieme a sua moglie Olivia raccolse soldi in beneficenza per comprare una macchina con cui poter diffondere lo scautismo in tutto il mondo. Dopo 9 anni, nell’ 1916 anche per i più piccoli fu possibile entrare nel mondo scout grazie alla creazione del lupettismo. Noi lupetti ci prepariamo a questo grande evento da tanti mesi, leggiamo ad ogni riunione di branco qualche pagina de “il manuale dei lupetti” scritto dallo stesso creatore: Baden Powell (chiamato da noi B.P.).
Il motto dei lupetti quest’ anno per il centenario è: “16 giungla dici 100 ” . Il centenario del lupettismo si festeggerà insieme a tutti i lupetti d’Italia con la Caccia del Secolo. La regione Campania si riunirà il 10 Aprile, ciascuno nella loro zona, in particolare la zona Salerno si riunirà a Giffoni valle piana. Saremo circa 250 tra capi e lupetti e vivremo una meravigliosa giornata tutti insieme. Noi non vediamo l’ora di viverla. La caccia sarà inaugurata da ogni branco che farà il proprio grande urlo, ma il 24 Aprile alle 12:00 tutti i lupetti di italia nello stesso momento compieranno il grande urlo nazionale per iniziare così ci sentiremo tutti uniti anche se lontani. Non possiamo fare altro che augurarvi una buona festa del centenario e una buona caccia del secolo!!!!!!
Sara Pignotti 5D Riccardo Capuano 5A
Quest’anno la scuola Don Bosco ci ha offerto un corso bellissimo: Giornalismo con la caporedattrice Maria Pia Vicinanza. Nella prima lezione ci ha spiegato la differenza tra il giornale cartaceo e tra quello online, ci ha spiegato che in un giornale non dobbiamo mai scrivere sentimenti … Abbiamo intervistato le maestre delle quinte e abbiamo scoperto cose nuove su di loro. Ad ogni lezione abbiamo scritto articoli e li abbiamo pubblicati sul quotidiano: “DENTROSALERNO”. Oggi 7 aprile, ovvero l’ultima lezione, noi bambini siamo molto dispiaciuti che è già finito questo corso e vorremmo che continuasse ancora. Dobbiamo ringraziare l’assessore di Cava De’ Tirreni che ci ha offerto questo corso, la dirigente della scuola che ha aderito al corso, la caporedattrice che ha ampliato le nostre conoscenze e ci ha permesso di scrivere gli articoli sul quotidiano “DENTROSALERNO”.
Chiara Margarita, Giulia D’Amore, Ludovica Bastolla e Carmen Ferrara 5B
Le attività di un tempo
La scuola Don Bosco ci ha offerto qualche anno fa il progetto: “giochi di una volta” che ci ha permesso di scoprire che non occorrono grandi giochi tecnologici per potersi divertire, ma basta avere una fune per fare il tiro alla fune, un sacco per la corsa nei sacchi … A noi bambini curiosi piacerebbe riscoprire “le attività di una volta” (merlettaia, tessitrice, ricamatrice, sarta, calzolaio…). Queste attività un tempo venivano tramandate da madre in figlia e destinate a creare il corredo delle “figlie da maritare”. Oggi questa concezione non esiste più e queste attività non sono più considerate un mestiere ma un’ arte. In alcune parti d’Italia quest’arte viene insegnata nelle scuole in modo da non lasciare che tecniche straordinarie vadano dimenticate.
-La tessitura: la tessitura è l’arte di costruire un tessuto. Si ottiene con l’intreccio di fili e con quello della trama. Per costruire un tessuto si possono utilizzare molti mezzi: un cartone dentellato, bastoni, cornice di legno oppure il telaio.
-La merlettaia: il merletto o pizzo è una particolare lavorazione di filati.
I supporti sono: il tombolo o il telaio da ricamo, gli strumenti sono: i fuselli, ago uncinetto, le navettine il modono o direttamente le dita come per il macramè.
-La ricamatrice: la parola ricamo è sia un’attività artigianale, sia il prodotto di quell’attività. Tale oggetto è un disegno, una decorazione o un ornamento creato con ago e filo su un tessuto.
-La sarta: La sarta è un mestiere dell’artigianato e la persona viene chiamata anche sartora. La sarta o il sarto classico segue la lavorazione di abiti su misura, prima seguiva l’interna del processo di realizzazione del capo, ora affianca lo stilista che disegna.
-Il calzolaio è un artigiano che realizza e ripara scarpe. Il lavoro dei calzolai è per lo più concentrato nella riproduzione. I materiali che essi utilizzano di più: il cuoio, la gomma e la pelle.
Noi bambine speriamo che con questo articolo possiamo ricordare e far praticare ancora oggi queste attività.
Giulia D’Amore, Ludovica Bastolla, Carmen Ferrara,Chiara Margarita 5B.
I ragazzi schiavi dei social network
I ragazzi dai 10 ai 15 anni usano esageratamente i cellulari, giocano, chattano, creano gruppi nei quali molte volte offendono gli amici e i compagni di classe. Anche i Social Network, come ad esempio Facebook, Twitter e Whatsapp vanno usati nel rispetto degli altri. Whatsapp è l’app più scaricata da App store e anche i ragazzi di 10 anni la usano di continuo. In ogni classe c’è sempre qualcuno che crea, su Whatsapp, un gruppo scolastico. Sicuramente i Social Network e i telefonini non sono pericolosi, anzi rappresentano un ottimo strumento di comunicazione, conversazione o ricerca. Il problema è l’uso improprio che se ne fa sia dei cellulari e sia dei Social Network. Whatsapp ha lati positivi e negativi. I positivi sono: 1) Conversare anche se sei dall’altra parte del mondo; 2) Telefonare via Whatsapp; 3) Inoltrare immagini, disegni, foto e video divertenti. I negativi sono: 1) Offendere la persona con cui stai chattando; 2) Offendere una persona diversa da quella con cui stai chattando. In conclusione i cellulari non sono pericolosi, ma degli utili strumenti di comunicazione. Però, se usati in modo improprio possono causare dipendenza o, addirittura, trasformarsi in oggetti dannosi per la salute e per gli altri.
Guglielmo Mastrogiovanni VA
La piccola Medjugorie a Cava de’ Tirreni
Il 2 di ogni mese la chiesa di Sant’ Alfonso Maria Dei Liguori di Cava de’ Tirreni , diventa una piccola Medjugorie. Il parroco Don Gioacchino Lanzillo , in occasione dell’ apparizione mensile della Madonna alla vegente Mirjana , tiene il Santo Rosario meditato , l’ adorazione Eucaristica e la lettura dei messaggi, il tutto animato da musica e canti. Anche sabato 2 aprile 2016 è stato così e a questo appuntamento hanno partecipato più di 500 persone. In occasione della giornata mondiale sulla Consapevolezza sull’ Autismo, dopo l’ entrata della Regina della Pace, c’ è stata una breve testimonianza da parte di un padre riguardo al suo bambino autistico che grazie alle preghiere e alla grande fede in Dio riescono a superare i tanti problemi legati all’ Autismo ed affrontarli con serenità. La testimonianza ha commosso tutti e come ogni due del mese la cerimonia si è conclusa con un abbraccio collettivo.
Pasquale Milito 5 A
Sport per le bambine
Gli sport che le bambine pratichiamo sono : danza classica; latino americano; ginnastica ritmica. Danza classica è un’ attività in cui si svolgono esercizi di postura alla sbarra , si cura la parte tecnica , addominali e si eseguono delle coreografie . Al saggio ci sono coreografie classiche , moderne , e contemporanee . Le musiche sono dolci o vivaci Latino americano è un’ attività in cui si praticano esercizi di tecnica dei passi . si deve lavorare con l’ anca e si deve tenere una buona postura. Le musiche sono molto vivaci . esistono molti tipi di balli latini : samba ,cha cha cha , jive , poso doble , rumba. Ginnastica ritmica è un’ attività in cui ci sono vari corsi , fino al preagonistico. Al preagonistico c’è un’ istruttrice che fa parte dei giudici . Le musiche sono belle e alcune volte entusiasmanti , altre più calme. Quando andiamo in palestra impariamo sempre cose nuove . Questi sport ci interessano molto perché sono diversi e divertenti.
Chiara Margarita, Carmen Ferrara, Giulia d’ amore e Ludovica Bastolla
Monte Castello
La collina di S. Adiutore ( 467 m ) comunemente chiamata Monte Casttello , con la sua conformazione conica si leva nel bel mezzo del territorio cavese. Si può raggiungere da Pregiato o dal villaggio di Annunziata. Questa fortificazione fu costruita nel VIII secolo per sorvegliare sia la via ‘a reggia ‘ di fondovalle che la via ‘maggiore’. In buona parte è stato ricostruito solo un territorio sul lato nord e qualche rudere delle mura più antiche testimoniano la sua bellezza antica. il castello di s. Adiutore perché su questo colle si vuol vi fosse la cella in cui si ritira il santo vescovo nel V secolo. Per un periodo fu dominio della Badia e fu abitata da un monaco con un laico che condannava le guarigioni che difendeva la città. Fu distrutto più volte e ricostruito l’ ultimo danneggiamento l’ha subito nel settembre del 1943 (seconda guerra mondiale) , è stato poi restaurato completamente nel 1970.
Maria Letizia Vanacore, Maria Angela de Rubertis, Federico d’ Amico 5C
L’AbbaziAbbazia della S.S. Trinità
Simbolo di Cava, il suo maggiore monumento e gloria. Sorge alle pendici del Monte Finestra. La sua nascita risale al 1011 quando il nobile longobardo Pappacarbone monaco di Cluny e poi sovraintendente di tutti i monasteri benedettini del territorio di Salerno, si ritirò a vita contemplativa e scelse come luogo la grotta Arsicia alla quale ancora oggi si può accedere dalle catacombe del monastero. Su questa grotta venne costruita la prima chiesa intorno alla quale sorse il monastero benedettino di cui Alferio divenne il primo Abate. La chiesa è intitolata alla S.S. Trinità, fu consacrata nel 1092 da Papa Urbano II. L’attuale facciata risale alla seconda metà del settecento. L’Abbazia divenne feudo ecclesiastico per volontà del principe Guaimario di Salerno il quale donò alla nuova comunità le terre coltivate intorno alla grotta. Da quel momento iniziò la sua espansione, i possedimenti arrivarono fino in Sicilia e sotto la sua giurisdizione vi erano circa 120 Abbazie. Anche il nuovo nucleo della città di Cava dipendeva dall’ Abbazia e solo nel 1394 il Papa Bonifacio IX concesse con la Bolla Pontificia, il titolo “ Città de la Cava”, rendendola autonoma e con un vescovo. Nella roccia vi è un chiostro romanico del XIII secolo ornato di colonne con capitelli romanici vi è un cimitero longobardo e molti affreschi, una sala adibita a museo con tante opere preziose e reperti archeologici. Vi è una collezione di monete e codici miniati. La biblioteca custodisce più di 50.000 volumi, vi è l’archivio che contiene codici e manoscritti e più di 11.000 pergamene. Ancora oggi l’Abbazia è molto visitata soprattutto la domenica. Molti turisti, anche stranieri, arrivano da tutto il mondo per partecipare alle sante celebrazioni liturgiche.
Cannavacciuolo Chiara, Santoriello Maria, De Pisapia Giulia 5C
La Moda 2016
Quest’ anno la moda sarà diversa da quella degli anni scorsi. I colori che vanno di moda quest’ anno sono: rosa quarzo, azzurro serenity, orange peach, giallo sole, verde equatoriale, lilla, blu elettrico, blu navy, scarlatto cioè rosso fuoco e verde Tiffany. I tagli di capelli di quest’ anno che si portano sono voluminosi e valorizzano il viso. I tagli alla moda sono: quelli con le frangette a tendina o i colpi di sole. Questa primavera vanno di moda: le salopette, le giacche di pelle, camice con colori pastelli e infine vanno di moda le balze. Le marche di scarpe che vanno di moda sono: Luis Vuitton, Christian Dior, Hogan, Prada, Armani, Nike, Adidas, Converse e Liu Jo. I gioielli non sono né grandi, né volgari e c’è una cosa che non passa mai di moda: le perle.
Martina Rispoli 5 E Marianna Lodato 5 D