Omicidio stradale, reato atteso!

di Rita Occidente Lupo

Finalmente l’omicidio stradale, ha ricevuto il suo imprimatur di reato il 23 marzo dal presidente Sergio Mattarella, graduato su tre varianti. In particolare, resta la pena gia’ prevista da 2 a 7 anni nell’ipotesi base, quando cioe’ la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi. L’uccisione in stato di ebbrezza grave, alcolemico o di droghe, va incontro a condanne pesantemente. Prevista anche la revoca della patente, se il sinistro si verifica in particolari condizioni del conducente e se crea devastanti danni. In caso di condanna o patteggiamento per omicidio o lesioni stradali. Una nuova patente conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Anche l’arresto in flagranza, nel caso piu’ grave (bevuta ‘pesante’ e droga), mentre in altri, facoltativo.  Insomma, il codice della strada diventa sempre più ferreo per i trasgressori, che spesso mettono a repentaglio non solo la propria vita, per l’ebbrezza della velocità, in condizioni rischiose.