Regione Campania: Gambino su accordo Gori- Comune Pagani

Mentre GORI SPA continua imperterrita a portare avanti nei confronti degli utenti del Servizio Idrico Integrato gli stessi comportamenti “aggressivi e vessatori” già sanzionati per 750.000,00 euro dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed Il Mercato, con proprio provvedimento del 16 Dicembre 2015, la devastante, lamentosa, bugiarda e pavida Amministrazione Comunale di Pagani ha autorizzato con essa un accordo transattivo, consentendole, a danno dei cittadini paganesi, di pagare il debito di oltre un milione di euro in 21 rate bimestrali decorrenti da Maggio 2016 ed accettando, invece, di pagare un presunto credito di euro 73.000,00 non solo in unica soluzione ma anche per “punti di fornitura idrica” (ad esempio 26 fontanine pubbliche) “assolutamente mai esistiti sul territorio paganese” e che comunque, per contratto e per legge, dovrebbero esseri esclusi da ogni tipo di fatturazione dei consumi.Tutto questo è stato deciso con la Delibera di Giunta Comunale n. 33 del 10 Marzo 2016 che risulta essere un vero e proprio monumento “alla pavidità ed alla tracotanza” di un’Amministrazione comunale che, solo a chiacchiere, si definisce “trasparente e legale” ed è, invece, sempre più devastante per lo sviluppo del territorio e per la tutela dei diritti dei cittadini. La sua comicità è ormai degna di palcoscenici teatrali. Rateizzare un credito di oltre un milione di euro,riferito agli anni 2011 – 2015 e vantato nei confronti di una società che assomma a proprio carico debiti per oltre 400 MLN di euro,abbonando oltre 50.000,00 euro per interessi già maturati per il ritardato pagamento di somme dovute da anni e consentendone il pagamento in ben 41 rate bimestrali, è una decisione assurda, inconcepibile, inopportuna e sconcertante se solo si pensa che la beneficiata GORI SPA è la stessa che dagli utenti morosi, per oggettive difficoltà finanziarie, pretende il pagamento delle somme ritenute “dovute” in lassi di tempo capestro (peraltro non rispettosi neanche delle decisioni regionali di cui alla L.R. 1/2016 che impongono una rateizzazione per minimo 36 mesi) sotto minaccia di distacco di fornitura molto spesso effettuato senza preavviso. E’ un atto gravemente dannoso per la città e per la comunità residente, che priva oggi le casse comunali di somme rilevanti che – essendo state anticipate dal comune stesso – già dovevano essere state riscosse anche in forma coattiva; è un atto che privilegia un soggetto privato già oggi poco o per nulla solvibile, che non è motivato da ragioni oggettive né comprensibili né giustificabili, che tende a favorire un privato commerciale totalmente inadempiente rispetto agli obblighi su di esso incombenti a seguito dell’acquisizione della gestione del servizio idrico integrato nella città di Pagani e che è ancora oggi oggetto di accertamenti ed indagini da parte dell’AEEGSI per la composizione tipologica delle tariffe applicate agli utenti in questi anni, che crea un precedente pericoloso per la corretta gestione dei fondi comunali di cui a chiacchiere si vanta questo Sindaco e quest’Amministrazione Comunale. Di fronte a tale ennesimo atto di “tracotanza amministrativa”, che si associa alla pavidità quotidianamente dimostrata contro “i forti o gli amici” (come recentemente avvenuto anche nel caso del parcheggio innanzi al mercato ortofrutticolo), il Consiglio Comunale non può restare inerte. Mi auguro, pertanto, che – oltre a chiedere l’immediata revoca di questa scellerata delibera di Giunta Comunale –  dimostri almeno l’orgoglio “degli uomini dotati di onestà intellettuale” e si decida a porre fine ad un’esperienza amministrativa “devastante per quanto non fatto” e che può solo continuare a distruggere la nostra amata Pagani.