Salerno: sindacati in presidio per Fonderie Pisano

Diritto al lavoro – diritto alla salute, presidio davanti alla prefettura dei lavoratori delle Fonderie Pisano -19 marzo, ore 10,00- La CGIL e la FIOM condannano l’episodio violento verificatosi stamane dinanzi alle fonderie Pisano ed esprimono piena solidarietà a chi ha subito le aggressioni. Forte è l’esasperazione, ma ciò non giustifica azioni violente da parte di nessuno. Le battaglie per i diritti si fanno nei tempi e nei modi opportuni e nel rispetto reciproco. Occorre che mai venga perso di vista il senso di responsabilità di tutti e nessuno metta in discussione i percorsi avviati a tutela dei lavoratori e dei cittadini. Contrasteremo ogni azione volta a manipolare gli eventi che si stanno faticosamente affrontando con sacrifici per tutti e chi intende strumentalizzare il dritto alla salute e al lavoro o, peggio ancora, metterli in contrapposizione. La CGIL, LA FIOM e i lavoratori delle Fonderie Pisano manifesteranno la preoccupazione sul loro futuro occupazionale nella giornata di sabato 19 marzo prossimo. In questi giorni è stato inviato all’opinione pubblica un messaggio distorto: da una parte i “buoni”, le persone che legittimamente e giustamente protestano; dall’altra i “cattivi”, e cioè i dipendenti delle Fonderie che ogni giorno si recano al lavoro per guadagnare onestamente il proprio salario. Si tratta di una rappresentazione sbagliata della realtà: occorre tutelare i diritti di tutti i cittadini. Con la proprietà delle Fonderie Pisano SpA – nel rispetto dei ruoli – e con gli organi preposti al controllo è in atto un confronto continuo per tutelare le normative vigenti in materia sanitaria, ambientale e di sicurezza sul lavoro. Non risparmieremo comunque nessuno dalle proprie responsabilità. Esprimiamo solidarietà alle persone che hanno avuto lutti in famiglia, ma chiediamo, con spirito di dialogo, rispetto per la condizione dei lavoratori che vedono in pericolo il proprio futuro e quello delle loro famiglie. L’indiscutibile necessità, non più rinviabile, della delocalizzazione della struttura produttiva è in cima alle nostre rivendicazioni da anni. Se si sono accumulati ritardi in questa direzione non possono certo essere addebitati ai lavoratori e a chi li rappresenta: la CGIL e la FIOM che, andando anche oltre il loro ruolo, si sono attivate in prima persona con le istituzioni per favorire ipotesi delocalizzative. Altissime è l’attenzione verso le condizioni di lavoro e ambientali con cui l’azienda opera.  Per un breve arco di tempo ciò è stato realizzato anche con il coinvolgimento del Comitato dei cittadini. La nostra posizione non è cambiata, restiamo convinti che l’attuale ubicazione delle Fonderie Pisano sia incompatibile con lo sviluppo urbano di quell’area. Verrebbe da chiedersi chi ha reso possibile una tale urbanizzazione, ma servirebbe soltanto a individuare remote responsabilità che non servirebbero a nulla. La CGIL e alla FIOM di Salerno, unitamente ai lavoratori, chiedono alle istituzioni di velocizzare il percorso teso ad individuare un sito idoneo ad accogliere nell’ambito provinciale un moderno polo meccanico, costruito mettendo in campo tecnologie d’avanguardia nel rispetto della salute e dell’ambiente. Ritenendo che nel tempo che ci separa dalla delocalizzazione la produzione nel sito di Fratte debba procedere nel rispetto più rigoroso dei parametri che misurano gli elementi inquinanti, chiedendo agli organi preposti al controllo sanitario e ambientale, di monitorare costantemente l’attività produttiva della fonderia e di intervenire con tempestività nel caso in cui si dovessero registrare criticità. Saremo sempre rispettosi delle loro indicazioni per salvaguardare la salute di tutti, lavoratori e cittadini.