Teggiano: Codacons, sorgente acqua sulfurea futuro colloquio con commissario per risorse idriche e gestione

Marzo riserva sempre delle sorprese: ad ogni incipiente primavera la natura riprende a manifestarsi nella propria pienezza. Ed è con grande piacere che abbiamo accettato la sorpresa di quest’anno: una sorgente di acqua sulfurea a circa 6 Km di distanza da quella individuata, nella primavera del 2010, alla via Molinella in Silla di Sassano. Questa nuova fonte è stata individuata dal dott. Salvatore Gasparro nella parte estrema della “zona industriale” in Pantano di Teggiano. In questa stessa zona, che solo la toponomastica ha voluto catalogare come zona alluvionale, un sito di elevato pregio ambientale coesiste (si fa per dire!) con l’area PIP. Il sito, individuato dalla Carta di destinazione d’uso del territorio (approvata dalla Comunità Montana locale nel febbraio 2003, dopo uno studio commissionato – si pensa con i soldi dei contribuenti – ad alcuni esperti) è denominato ”Areale della cicogna” per la presenza periodica della cicogna bianca, che anche quest’anno è tornata a nidificare nel suo proprio (si fa sempre per dire!) areale. Le sorgenti hanno in comune un fatto: esse sono poste a ridosso delle isole ecologiche dei rispettivi paesi. La natura sa anche essere beffarda, a volte. La prima sorgente è stata completamente ignorata dall’amministrazione comunale, che ha provveduto – anzi – a coprirla. Nessuna analisi e nessuna indagine fatta. Eppure, potrebbe esistere una vena acquifera sotterranea abbastanza estesa, lungo la fascia pedemontana che va da Silla a Pantano. Non sono forse questi i nostri tesori nascosti? Si pensi solamente all’indotto che si potrebbe creare intorno a un possibile sfruttamento delle sorgenti. Per questo ci rivolgeremo al Commissario del Comune di Teggiano domani, 15 marzo, quando una nostra delegazione andrà a colloquio per parlare della gestione delle risorse idriche. Faremo un appello affinché si possa cominciare già da oggi a conoscere la natura del liquido della sorgente, oltre a parlare della questione CONSAC S.p.A. Chiederemo che venga lasciato, alla futura amministrazione, un memorandum sulle cose fatte e da fare, affinché questo prezioso dono di primavera possa essere raccolto dalle future generazioni.  E passiamo ad altri beni nascosti e che vorremmo restassero tali. Ci riferiamo alle estrazioni petrolifere, sulle quali diciamo subito che sarà importante sensibilizzare l’opinione pubblica, nel pieno rispetto della libertà di pensiero di tutti i cittadini, per fare in modo che ciascuna persona, sensibile ai temi ambientali, possa recarsi al voto il prossimo 17 aprile. Da parte nostra diciamo che l’incuria passata, che pure ha così tanto premiato per lungo tempo gli incuranti (oggi anche felici e contenti), non deve scoraggiarci. Solo attraverso una piena consapevolezza delle immense risorse che l’energia solare ci può dare, se sapremo sfruttarne il dono, e delle ricchezze economiche nascoste dietro i nostri stessi beni ambientali, potremo progettare un futuro di salute e prosperità per noi, i nostri figli, i figli dei nostri figli, in un mondo completamente decarbonizzato.

 

Il responsabile della sede

 prof. Roberto  De Luca