Salerno: Fonderie Pisano, Sinistra italiana insieme ai cittadini

La questione delle Fonderie Pisano va affrontata al più presto, senza più alcun indugio, a difesa e tutela della vita e della salute dei cittadini. Da anni questa battaglia sembra che riguardi solo gli abitanti di Fratte e i comitati che se ne sono presi cura, ma la difesa della salute, l’ambiente, lo sviluppo e l’occupazione riguardano l’intera città e devono camminare di pari passo, senza alcun compromesso al ribasso. Sosteniamo le rivendicazioni dei cittadini e delle associazioni che da anni si battono perché si prenda consapevolezza dei danni ambientali ed alla salute delle persone causati dalla produzione industriale della Fonderia. E’ tempo di dare soluzione e risposte immediate perseguendo l’obiettivo di riconvertire, ammodernare e delocalizzare sia per tutelare i lavoratori che per garantire la salute dei cittadini. I cittadini, il Comitato Salute e vita e la Chiesa salernitana hanno fatto in questi anni un lavoro enorme per tenere viva questa esigenza. Occorre individuare un sito al di fuori dell’area industriale della città di Salerno al fine di assicurare una localizzazione compatibile con le esigenze ambientali, agricole di qualità, paesaggistiche archeologiche e produttive ma anche con i processi di urbanizzazione del territorio. Le produzioni industriali non possono essere nè dentro gli abitati urbani, nè in prossimità di aree agricole di qualità, nè in prossimità di aree di interesse ambientale, archeologico e paesaggistico. Non è possibile proporre soluzioni che replicano gli errori già commessi in passato da parte di chi ha programmato lo sviluppo urbanistico di Salerno. Occorre evitare di spostare il problema da una parte all’altra e pretendere un nuovo e moderno insediamento industriale, compatibile con la vocazione del nostro territorio: turistica, agricola, paesaggistica. Pensare di riconvertire le industrie ad alto impatto ambientale in industrie leggere, semmai nel settore ecologico, consentirebbe anche un incremento dei posti di lavoro. Inoltre nella provincia di Salerno insistono aree industriali con infrastrutture idonee e spazi non ancora saturi né prossimi ad insediamenti urbani dove poter immaginare tale delocalizzazione. Occorre evitare ogni ipotesi di speculazione, bonificare l’attuale sito produttivo, immaginare una destinazione a zero impatto ambientale che restituisca alla comunità il maltorto di questi anni, garantire gli attuali posti di lavoro, presentare un piano industriale pluriennale. Noi di Sinistra Italiana provinciale non vogliamo mancare a questo impegno e saremo presenti Lunedì prossimo, 14 Marzo, alle iniziative organizzate dal Comitato Salute e Vita a sostegno delle 5 proposte del Comitato, ed invitiamo tutti i cittadini a partecipare: 1) consiglio intercomunale –  2) screening medico dei residenti – 3) delocalizzazione sostenibile  – 4) revoca autorizzazione integrata ambientale – 5) accertamento responsabilità per i danni prodotti. I diritti alla vita, all’ambiente e al lavoro sono diritti irrinunciabili e che NON devono essere strumentalmente messi in contrasto tra di loro. Nella vicenda delle Fonderie Pisano rileviamo molte omissioni. Non tutti i soggetti preposti hanno svolto fino in fondo i propri doveri istituzionali di controllo, contrasto e repressione mentre la proprietà non ha volutamente investito in innovazione ed ammodernamento . SINISTRA ITALIANA svolgerà fino in fondo la propria attività di vigilanza e di denuncia.

 SINISTRA ITALIANA PROVINCIA DI SALERNO