Albanella: NOE, sequestrati impianti depurazione

In data odierna, nell’ambito del proc. 4280115/21, è stata data esecuzione ad un provvedimento cautelare reale che, su richiesta di questa Procura, è stato emesso dal Tribunale del Riesame di Salerno. In particolare, è stato disposto il sequestro di due impianti di “depurazione trattamento dei reflui urbani” siti nel comune di Albanella.  II Tribunale ha riconosciuto il fumus dei reati di danneggiamento di beni pubblici, gettito di cose idonee a molestare le persone, deturpamento di bellezze naturali di cui agli artt. 635 c.p. 674 c.p., 181 co 1 bis L. 42/04.  Detti reati sono stati contestati in quanto, all’esito degli accertamenti tecnici delegati da quest’Ufficio, è emersa l’inidoneita degli impianti al fine del trattamento delle acque che, quindi, venivano immesse in corsi d’acqua superficiale (Vallone dei Fossi e Rio Lama) senza idonea depurazione. Le acque sversate, quindi, contenevano sostanze inquinanti che danneggiavano le matrici ambientali di beni pubblici, oltretutto protetti  da vincolo paesaggistico.  Complessivamente risultano indagate n. 6 persone, oltre che per i reati indicati prima, anche per i delitti di cui agli 328 co 1 c.p.; 356 c.p.  Gli accertamenti si collocano in una più ampia attività della Procura della Repubblica di Salerno finalizzata a verificare eventuali illeciti nella gestione dei sistemi di depurazione delle acque reflue dei Comuni dell’intero circondario, e, quindi, si inserisce nell’ambito di una più vasta strategia investigativa, volta ad accertare tutte le possibili cause dell’inquinamento delle acque superficiali interne e del mare, indagine che nelle scorse settimane ha già portato al sequestro degli impianti di depurazione di Amalfi e Praiano.

Il Procuratore della Repubblica

dott. Corrado Lembo