Orrore nazista: Non morire, fratello!

Uno dei pochi sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti racconta in una Scuola, con voce spenta, della sua tristissima esperienza di deportato. L’Autore ascolta, rimanendo “inchiodato” alla parete in fondo alla sala e, nel suo profondo turbamento, scrive di solidarietà, di amore fraterno, di fede, di speranza, di giustizia. (Katia Senatore)

Non morire, fratello!Urla al mondo la tua voglia di vita. Il corpo sanguina e ti sferza la verga; cade il capo e sul petto si flette, guardano, gli occhi, senza nulla vedere… annegano, vuoti, nell’abisso di pece… Non morire, fratello!Racconta al mondo tal triste follia. Lugubre pianto ti giunge col gelido vento nazista. L’animo vuoto ti senti, nel buio tu cerchi un segno. L’umano ti sembra svanito, l’oblio ti attende e ti prende….Non morire, fratello!Non numero sei ma Uomo prossimo a Dio. Vedi corpi cadere e nel fango sparire, vedi occhi di bimbi al cielo rivolti, vedi bocche urlanti senza suoni udire… Non morire, fratello, sei un Uomo!  Sei figlio di Dio!

Mario Senatore

Tratta dal libro di poesie “Gocce di Cielo”

dello stesso Autore.