Eboli: Ises smentisce mancato accordo con “L’altra età”

Le troppe voci incontrollate intorno alla gestione del Centro Ises e circa la sua destinazione non solo creano un danno alla struttura attuale, ma mettono in forse anche i tentativi di trovare un approdo possibile per i pazienti e per i lavoratori. In particolare, le voci secondo cui non ci sarebbe stato accordo con la cooperativa “L’altra età” sono frutto di fantasia o di cattiva informazione. La cooperativa in questione ha indirizzato alla nostra struttura semplicemente un contratto che potrebbe tutt’al più – ad essere buoni – ritenersi una mera dichiarazione di intenti, senza formulare alcuna proposta reale. Nel rispetto del nostro regolamento interno, facendo riferimento anche al mandato esplorativo che 68 soci della cooperativa Ises hanno dato agli amministratori, l’ipotesi è stata comunque presa in considerazione, ma ora spetterà all’assemblea indicare se gli amministratori stessi dovranno portare avanti una trattativa vera e propria, come appunto prevede il regolamento della nostra cooperativa. Si tratta, come accennato, di una sorta di lettera di intenti con la quale si vincolerebbero gli attuali soci per 30 giorni, scaduti i quali, in mancanza dell’accreditamento, la cooperativa acquirente abbandonerebbe la trattativa. Non c’è una proposta per l’Ises, non ci sono indicazioni occupazionali, ma semplicemente la richiesta di rimanere legati fino a quando, eventualmente, si sbloccasse l’accreditamento. Inoltre, i proponenti della lettera di intenti hanno vincolato la proprietà della struttura di via Statale 19 dove l’Ises potrebbe essere allocata, in questo modo precludendo qualsiasi manovra alla nostra cooperativa, almeno per 30 giorni. Il tutto senza considerare che la struttura di via Statale 19, essendo privata, comporterebbe tempi più lunghi per il cambio di destinazione, a differenze di altre strutture, come i locali dell’ex ortopedia di rione Pescara, che sono di proprietà del Comune di Eboli. Infine, la lettera di intenti non fa alcun accenno alle maestranze, quasi fosse ininfluente il numero e le professionalità di cui dispone il Centro Ises di Eboli. Come si vede, non c’è stata e non c’è alcuna resistenza verso il tentativo messo in campo dalla cooperativa “L’altra età”, ma solo l’elencazione di tante perplessità che un buon amministratore ha l’obbligo di valutare per garantire i soci dai quali ha ottenuto la fiducia.