Napoli: Sappe su detenuto evaso durante udienza

“Quel che è accaduto oggi al Tribunale di Napoli ha dell’incredibile, con la sfrontatezza di un criminale ristretto agli arresti domiciliati a Ravenna che ha simulato un malore sull’auto che lo stava conducendo a Napoli da Ravenna ed è evaso mentre si stava recando a un’udienza. Una cosa grave, che poteva creare seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti, dei cittadini, di magistrati ed impiegati. Mi auguro che l’evaso venga presto catturato, ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, che saranno oggetto del nostro convegno di lunedì a Napoli al quale ha annunciato la sua presenza il Ministro della Giustizia Andrea Orlando”. Lo denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri. Capece denuncia “una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano quotidianamente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti dei penitenziari: agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, con mezzi di trasporto dei detenuti spessissimo inidonei a circolare per le strade del Paese, fermi nelle officine perché non ci sono soldi per ripararli o con centinaia di migliaia di chilometri già percorsi”. Il leader del SAPPE denuncia infine le gravi criticità operativi dei poliziotti penitenziari per i diffusi tagli al del Comparto Sicurezza: “La sicurezza dei cittadini non può essere oggetto di tagli indiscriminati e ingiustificati. E la realtà è che con sei miliardi di tagli che i vari Governi Prodi, Berlusconi, Monti, Letta e Renzi hanno operato dal 2008 a oggi, i cittadini sono MENO sicuri perché ci sono MENO poliziotti a controllare le loro case e i quartieri, MENO poliziotti penitenziari nelle carceri a fronte di un numero di detenuti che sta tornado ad aumentare esauriti gli effetti “taumaturgici” della sentenza CEDU – Torreggiani, MENO forestali contro le agromafie e le ecomafie per la tutela dell’ambiente, MENO vigili del fuoco a difenderci da disastri e calamità, a garantire sicurezza e soccorso pubblico”. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, la prima e più rappresentativa Organizzazione della Categoria, terrà proprio a Napoli nei giorni di lunedì 18, martedì 19 e mercoledì 20 gennaio 2016  i lavori del VI^ Congresso  Nazionale, che è l’organismo al quale partecipano i componenti la Segreteria Generale, i Coordinatori Nazionali, i Segretari Nazionali e Regionali del Sindacato ed i delegati provenienti da tutte le Regione d’Italia. I lavori saranno preceduti, nel pomeriggio di lunedì 18 gennaio 2016 – dalle 15 alle 19 -, dal Convegno Nazionale “La Polizia Penitenziaria nell’esecuzione penale esterna”, moderato dal capo redattore de Il Mattino Giuseppe Crimaldi, del quale Le allego il programma e di cui sono stati invitati esponenti del Ministero della Giustizia, del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, del Parlamento e delle altre Istituzioni, del mondo del volontariato e dell’associazionismo penitenziario, nel corso del quale il SAPPE esprimerà idee e proposte per una nuova esecuzione della pena nel nostro Paese ed un nuovo ruolo operativo per il Corpo. Sarà presente il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, ed hanno confermato la loro partecipazione, tra gli altri, Enrico Costa (Vice Ministro della Giustizia), Cosimo Maria Ferri (Sottosegretario di Stato), Vincenzo de Luca (Governatore della Campania), Santi Consolo (Capo dell’Amministrazione Penitenziaria), Francesco Cascini (Capo della Giustizia Minorile), Mauro Palma (Garante nazionale dei Detenuti), Ettore Ferrara (presidente del Tribunale di Napoli), Paolo Mancuso (procuratore della Repubblica di Nola).