Bruxelles: Caputo, seminario su agricoltura conservativa

Si è tenuto presso il Parlamento Europeo il seminario dal titolo “Making substainable agriculture real”, promosso dai parlamentari europei membri della commissione Agricoltura e del gruppo S&D Nicola Caputo e Clara Aguilera. “Il settore agricolo – spiega Caputo nel suo intervento – deve confrontarsi con sfide ambientali e di produttività sempre maggiori, tra cui la conservazione del suolo, il risparmio delle acque irrigue e la riduzione dell’impiego di pesticidi. Credo che la pratica dell’agricoltura conservativa possa essere la risposta a queste sfide, in quanto capace di accrescere la fertilità e la produttività del suolo, rendere più efficiente l’uso delle acque irrigue e migliorare la capacità di adattamento al cambiamento climatico”.All’incontro hanno preso parte anche la Commissione Europea, rappresentata da Pierre Bacsou della DG AGRI, e i rappresentati di ECAF, la federazione europea per l’agricoltura conservativa. Interessanti contributi riguardanti esperienze ‘sul campo’ sono stati inoltre espressi da Carmine Nardone, accademico ordinario dei Geogofili, e Juan Pérez, membro dell’associazione spagnola per l’agricoltura conservativa. Il seminario segue la Proposta di risoluzione sull’agricoltura conservativa che Caputo e la Aguilera hanno presentato in ottobre e che potrebbe diventare un rapporto d’iniziativa della commissione AGRI del Parlamento Europeo. “Oggi abbiamo voluto analizzare quali sono i fattori che possono portare l’agricoltore a passare all’agricoltura conservativa, – spiega ancora Caputo –  e abbiamo concluso che è necessaria una maggiore integrazione di questa pratica all’interno della PAC. Inoltre, c’è la necessità di promuovere un’idonea formazione degli agricoltori. Mi auguro che questo seminario rappresenti un passo in avanti e che la Commissione Europea – presente quest’oggi – raccolga gli input emersi e gli utilizzi per innescare un cambio di passo per far sì che si arrivi ad un’adozione generalizzata dell’agricoltura conservativa a livello europeo, un passaggio fondamentale per raggiungere un’agricoltura più sostenibile e produttiva”.