Papa Francesco: “Il dono più grande, la fede!”

di Rita Occidente Lupo

Un giorno speciale, quello che ha  accarezzato 26 neonati al fonte battesimale, per ricevere il sacramento dell’iniziazione cristiana da Bergoglio, sull’esempio dello stesso Cristo, che la Chiesa ricorda presso le rive del Giordano, grazie a Giovanni Battista. Papa Francesco non ha perso occasione per raccomandare ai novelli genitori, di tenere accesa la fede. Simboleggiata dalla candela! Infatti,”il dono più grande per l’uomo, la fede!” Così il Vicario di Cristo, ha raccomandato che tale patrimonio, trasmissibile di padre in figlio, continui a scandire l’alternanza generazionale, nella convinzione di non  disperderlo. Il Battesimo, che apre le porte della figliolanza divina, cancellando la colpa originale, un sacramento che va vissuto nel corso dell’esistenza, rispettando le promesse iniziali. Di qui il ruolo educativo dei genitori,  garanti di un cammino cristiano del pargolo, al quale hanno consentito l’accesso alla porta della salvezza. Proprio perchè il momento, non semplice rituale, ma sigillo, caricata la partecipazione degli adulti, che col pedobattesimo, adottato dalla Chiesa non primitiva, responsabili delle scelte che l’unto riceverà, cercando di detenere il candore, come la veste bianca, nel corso delle scelte esistenziali. Spesso, la figliolanza divina, non recepita come dono gratuito, rischia la mancata risposta nel corso della crescita evolutiva. Un tempo, oratori e parrocchie, affollati per la formazione cristiana, non solo in funzione meramente sacramentale. Oggi, purtroppo, crisi di presenze: solo in funzione di momenti speciali, per ricevere altri sacramenti, la ricomparsa dopo la prima Comunione. Un tempo, la fede, accompagnava l’intero arco di vita: scaglionati i vari sacramenti, restava la sequela cristiana, come sana abitudine non solo per santificare le festività. Oggi, invece, l’optional, ha preso il sopravvento, in nome di un tempo che sembra sempre più strozzino di pause per lo spirito. Gli stessi sacramenti sono a malapena fruiti per molti, solo nei due momenti clou dell’anno: Natale e Pasqua! Papa Francesco calca la mano, con l’anno giubilare, proprio sul rapporto con Dio, che deve alimentare i giorni, al di là delle occasioni speciali, quelle cioè, in cui sembra quasi d’obbligo accostarsi all’altare. La fede, un carburante per lo spirito di cui fruire sempre, vivendola nella consapevolezza di un Padre misericordioso, che non desiste dall’assistere l’uomo in qualsiasi tempo, in ogni momento! Un Dio che non cela di manifestarsi a chi Lo cerca, anche nel momento in cui la propria barca vacilla e si sente in preda alla tempesta!