Regione Campania: Gambino lamenta degrado sanitario

Lo stato comatoso in cui è stata fatto precipitare il sistema sanitario provinciale, in questi sei mesi di governo del PD, è sotto gli occhi di tutti e smentisce in radice tutti i proclami del governatore De Luca lanciati durante la campagna elettorale per le regionali 2015. Si assiste impotenti allo sfascio più totale derivante, da un lato, dalla mancanza di idee e di capacità organizzativa e programmatoria e, dall’altro lato, dalla pervicace volontà di applicare e sviluppare un concetto ragionieristico della sanità che già tanti danni ha procurato con l’emanazione bassoliniana del Decreto 49 del 2010. E’ oggettivamente inconcepibile il dover assistere ad autoambulanze in fila, presso il pronto soccorso del P.O. Umberto I° di Nocera Inferiore, per poter consegnare alle cure dei medici i malati assistiti; è inumano anche solo pensare di poter ricoverare utenti bisognosi di cure e di assistenza su barelle posizionate nei corridoi dei reparti; è  fuori da ogni logica gestionale l’aver consegnato anche la programmazione sanitaria locale,  oltre all’organizzazione, nelle mani di manager che vivono il ruolo conferitogli solo per studiare e perseguire accorpamenti di reparti e soppressione di posti letto a scapito del dovere di garantire, a tutti i costi, il diritto alla salute. Emblematico, in tal senso, è il caso del P.O. di Cava dei Tirreni dove l’assurda decisione del manager,di sopprimere le attività sanitarie e di pronto soccorso delle Unità Operative Ostetricia e Ginecologia e di  dimezzare quelle del Servizio Radiologia, continua a essere mantenuta in vita nonostante il TAR Salerno abbia STATUITO la sospensione degli atti che tale decisione avevano formalizzato. Celarsi dietro la “ mancanza di personale”, senza nemmeno tentare di approfondire le tante possibili soluzioni proposte in questi mesi dal gruppo consiliare regionale di FDI, è non solo irresponsabile ma anche sintomo di scarsa sensibilità umana e professionale. Non si può continuare così, né il ruolo programmatorio e di indirizzo che compete alla Regione può essere delegato, o peggio ancora usurpato, ai manager ed ai commissari straordinari nominati per appartenenza e non per merito. Il Gruppo consiliare regionale di FDI, che ha già chiesto – in data 22 Dicembre 2015 – un consiglio regionale monotematico sulle problematiche del sistema sanitario regionale cui a tutt’oggi il PD si è sottratto perché incapace di proporre soluzioni possibili essendo solo impegnato nell’elaborazione delle tabelle riferite all’occupazione dei posti di potere, rivolge accorato appello ai manager affinchè, memori dell’obbligo che incombe su di loro per garantire il pieno diritto alla salute dei cittadini residenti, adottino soluzioni concrete – come quelle da noi proposte a più riprese in questi mesi – per accantonare il concetto ragionieristico della sanità che ha finora caratterizzato la loro azione a favore del principio secondo il quale l’organizzazione e la programmazione delle attività si fonda sulle esigenze reali dei territori in cui i Presidi Ospedalieri operano. Al Governatore DE Luca ed al PD rivolgiamo l’invito a convocare, ad horas, il consiglio regionale per approvare linee di indirizzo, per certi aspetti obbligatorie, su cui i manager ed i commissari devono basare la loro azione di governo