Costruire una nuova umanità

Giuseppe Lembo

Il cammino umano ha costruito il suo amaro percorso di diversità umane, con tenebrose ombre di morte per fame per tante vittime innocenti di “caini” del benessere per sé che nel mondo non si fanno assolutamente scrupoli di essere protagonisti di morte, pur di difendere i propri privilegi grondanti delle sofferenze di altri, poveri uomini della Terra, nati in posti sbagliati; in posti negati alla vita; in posti dalla vita cancellata, perché cancellato il loro diritto umano a vivere la propria vita sulla Terra, così come previsto dalla Carta dei diritti umani universali che, nonostante i suoi buoni proponimenti, non ha ancora concretamente raggiunto gli obiettivi prefissati per il progetto di un mondo universalmente nuovo, avendo per questo, una visione globale della vita, dal particolare all’universale; una visione umanamente nuova, basata essenzialmente sull’uomo. Gli uomini della Terra nel Terzo Millennio, devono porre e proporre come attivi protagonisti del paesaggio urbano, fatto di diversità umane che si incontrano per diventare un unicuum di un insieme di umanità condivisa. E così finalmente, il cammino umano negli scenari globali, potrà assumere un andamento equilibrato ed armonico per tutti gli uomini della Terra, senza marcarne le differenze che spesso trovano le loro profonde radici e la loro disumana appartenenza nel profondo degli egoismi umani, con grave indifferenza per la dignità dell’uomo; tanto, ad un punto tale da essere indifferenti anche alla vita dell’uomo che, così facendo, diventa vita negata. I nuovi scenari del mondo con alla base l’insieme delle tante diversità di uomini che attendono di diventare sempre più, paesaggio urbano di un mondo unico, vanno alla ricerca di un’umanità nuova; di un’umanità capace di avere comportamenti eticamente funzionali alla dignità dell’uomo; di un’umanità rispettosa delle diversità umane della Terra e non più egoisticamente prevaricatrice dei diritti dell’uomo e soprattutto dei diritti riguardanti la vita; non è assolutamente dato a nessuno disconoscere, in quanto trattasi di diritti naturali dell’uomo cittadino del mondo, senza steccati o divisioni tra il mondo privilegiato dei ricchi ed il mondo da inferno terreno dei poveri cristi destinati ad essere dei senza diritti. Il mondo globalmente inteso è ad un bivio; per evitarne la fine, è sempre più necessario che l’uomo impari a rispettare i suoi simili; impari, altresì, a rispettare la natura, purtroppo, barbaramente violentata per colpa diffusa di un nanismo umano a cui è indifferente l’uomo, la natura e quindi il futuro dell’insieme uomo-uomo, uomo-natura, uomo-Terra. Il mondo con davanti a sé un bivio, deve saper scegliere; occorre cambiare, imparando a capire quanto sia importante rispettare i propri simili; quanto sia importante rispettare la natura e la madre Terra, generosa generatrice di vita. Occorre, con forte impegno, pensare di costruire un mondo migliore; un mondo di insieme, capace di capire e di dare le risposte giuste alla numerosa frontiera umana affollata da poveri che muoiono per la mancanza di cibo, mentre in altre parti del mondo, altri uomini umanamente distanti dai poveri, in quanto ricchi, muoiono per eccesso di cibo, causa di malattie degenerative del corpo umano.