Eboli: interrogazione Vallone Tufara

I sottoscritti Consiglieri Comunali del PD Antonio Conte, Teresa Di Candia e Antonio Petrone, premesso che il torrente Tufara era ed è storicamente un corso d’acqua importante che attraversa una parte  della nostra città toccando i punti cardine: le località Madonna Delle Grazie,  Ferrovia, Madonna del Soccorso, fornendo l’acqua nel tempo agli orti comunali in loc.tà Pezza Paciana, S.Berardino, acqua captata in loc.tà Ermice-tale torrente lambisce un area dove anticamente sorgevano i mulini che utilizzavano l’acqua per il funzionamento delle macine, in un percorso suggestivo e ricco di storia come le arcate medievali; nel 1918 si costituiva il Consorzio Idrico del Tufara che doveva sovrintendere alle opere idrauliche, alla sistemazione degli alvei, al contenimento delle acque di grandi colatori appunto come il torrente Tufara; da circa 40 anni la manutenzione ordinaria del Canale è effettuata da alcuni utenti volontari e la manutenzione straordinaria  a salvaguardia degli argini del torrente non viene fatta dagli Enti competenti, a seguito di ciò si sono verificate diverse frane nei pressi di casa Polito, il Mulino la Pergola, le Arcate Medievali e lungo la strada che porta al ponticello dell’Ermice; dal 2013  sono depositati presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Eboli alcuni progetti di massima riguardante la ristrutturazione del canale dell’acqua e dei Mulini dell’Embrice, la messa in sicurezza delle sponde del Vallone Tufara riguardante in particolare la zona retrostante la chiesa di S.Biagio (con rischio di crollo) e il tratto sottostante le Arcate Medievali interrogano il sindaco per sapere: quali iniziative intende assumere l’Amministrazione Comunale per la salvaguardia del territorio sopra descritto, alla luce anche delle copiose piogge degli ultimi tempi e del rischio idrogeologico che potrebbe verificarsi per il protrarsi delle mancate manutenzioni e dei lavori necessari; se intende verificare i progetti richiamati e di concerto con l’Istituto Orientale di Napoli, proprietario del fondo Badia, proporre un ulteriore progetto di recupero di quell’area; se si può concorrere ai finanziamenti europei, vista la prossima apertura dei bandi anche  per il settore ambiente e se per accedere agli stessi sia necessario tenere un Consiglio Comunale per la  variante del piano triennale per le opere pubbliche al fine di recepire i progetti esistenti o altri che si intendono proporre per poter concorrere ai bandi stessi; o quali altre iniziative intende l’Amministrazione intraprendere affinchè quest’area ricca di storia e cultura, possa essere recuperata nel rispetto ambientale e messa al riparo dal rischio idrogeologico.

I Consiglieri Comunali

Antonio Conte,  Teresa Di Candia, Antonio Petrone