Roma: Governo, Vaccaro “Penso di candidarmi Sindaco in Capitale”

«Alle comunali penso, ma penso a Roma, che è la città più in difficoltà del Paese»: così Gugliemo Vaccaro ai microfoni di Radio Castelluccio, nel corso della trasmissione Socrate al Caffè. L’ex deputato del Pd, attualmente nel gruppo misto, precisa: «Diciamo che la candidatura a cui più terrei è quella alla sanità, ma non potendo tanto, penso che bisognerebbe servire la città in cui si vive, e adesso sono più a Roma che a Salerno. Probabilmente valuterò la possibilità di impegnarmi in quella consultazione». Vaccaro, insomma, potrebbe essere tra gli aspiranti alla fascia tricolore della città di Roma, in cerca di un sindaco per il dopo Marino. «Sicuramente non correrò con il Partito democratico, quindi farò a meno di primarie. Sto valutando con amici e colleghi e nei prossimi giorni scioglierò la riserva».Vaccaro non si sottrae neppure a un commento sugli ultimi attacchi di Vincenzo De Luca a Rosy Bindi: «Sono incommentabili le parole di De Luca alla Bindi. Anziché scadere in polemiche che riguardano le persone, non capisco perché offendere, farebbe meglio ad affrontare i tanti problemi della Regione, che mi auguro riesca a risolvere». Ma critica anche i suoi ex compagni di partito: «Trovo sbagliato che i mie colleghi si attardino nel criticare le uscite di De Luca. Avrebbero fatto bene a fare una battaglia a viso aperto come la mia fino alla sua candidatura, piuttosto che attardarsi su una cosa che è deprecabile, ma che non può animare un dibattito pubblico».Nel corso della trasmissione Socrate al Caffè, è intervenuto anche il senatore Enzo Fasano: «Primarie? Molti ne parlano ma nessuno si fa carico di organizzarle e di farle. Noi siamo contrari perché le primarie non sono nel nostro dna, ma se altri le fanno e si organizzano con un comitato di garanti, come ultima ratio non direi di no. Siamo disponibili ad accettarne il risultato». Il sentore spiega che questa apertura «non è né un passo indietro né un passo in avanti, ma siamo di fronte a una difficoltà da cui vogliamo uscire, almeno per quanto riguarda Fi che si sta facendo carico più di tutti della ricerca di intese per non arrivare frammentati alle alezioni». E ammette: «La partita è in salita, ci vuole un grande motivatore, uno che non si sia piegato alle logiche deluchiane degli ultimi venti anni, uno in grado di far sognare il popolo di centro destra e di trascinarlo in una risalita difficile. Abbiamo scandagliato vari settori e segmenti: avvocati penalisti, prof universitari, magistrati, un ex assessore all’urbanistica della giunta De Luca, Fausto Martino. Insomma, abbiamo fatto una ricerca a 360 gradi. Ma la battaglia è difficile, e quando è così diventa difficile trovare uno che si espone e rischia. Però noi continuiamo a cercare». Infine, chiarisce: «Io sarei stato un ottimo candidato, m adesso escludo l amia candidatura». E annuncia: «Il dialogo con Fdi e Iannone continua.Intanto, lanciamo le primarie delle idee per ascoltare i cittadini, ormai stanchi».