Salerno: Intercultura, 1900 posti per 60 Paesi e migliaia borse di studio”

Nuovo bando di concorso per i programmi all’estero 2016-17. Quasi 1.900 i posti a disposizione per 60 Paesi di tutto il mondo, riservati agli studenti che frequentano una scuola media superiore, nati tra il 1° luglio 1998 e il 31 agosto 2001. C’è dunque tutta l’estate a disposizione per iniziare a informarsi sulle destinazioni sempre più numerose dove si svolgono i programmi di Intercultura nei 4 angoli del mondo. Un periodo  di studio all’estero, certo, può essere gravoso per le tasche di una famiglia media italiana. Per tale motivo, anche nel prossimo anno scolastico gli studenti delle scuole superiori italiane potranno concorrere per più di 1.000 borse di studio totali o parziali (nel 2014-2015 le borse assegnate sono state 1.295) Circa la metà provengono dall’apposito fondo di Intercultura e sono già disponibili nel bando pubblicato online per consentire la partecipazione ai programmi degli studenti più meritevoli e bisognosi di sostegno economico (si va dalle borse che coprono totalmente la quota di partecipazione, a quelle che coprono una percentuale variabile tra il 20% e il 60% della stessa).  A queste se ne aggiungeranno da metà settembre in poi altre centinaia, tra borse di studio totali e contributi sponsorizzati, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Intercultura e diverse aziende, banche, fondazioni ed enti locali.Per tutti gli interessati, i volontari di Intercultura del Centro locale di Salerno daranno vita ad uno speciale incontro con il pubblico di presentazione dei programmi , il prossimo: – Giovedì 29 ottobre, ore 18.00 presso  il Convitto Nazionale “T. Tasso” , in Largo Abate Conforti, Salerno.  All’incontro, sarà possibile anche ascoltare le testimonianze degli studenti che  hanno  già fatto un’esperienza con Intercultura. Come il racconto di Rita, studentessa del Convitto Nazionale “Tasso”, partita grazie ad una Borsa di studio per la Bosnia nel 2014: “È sicuramente stata un’esperienza positiva, che mi ha aiutata ad ampliare i miei orizzonti. Capire che alcuni atteggiamenti o alcuni gesti non significano sempre la stessa cosa nelle differenti parti del mondo, mi ha aiutata ad accettare le diversità culturali e ad abbandonare pregiudizi. Mi ha anche sicuramente aiutata a crescere. Per quanto riguarda l’aspetto culturale, si percepisce il disaccordo ancora latente tra la comunità musulmana e la comunità serba, ma stanno lentamente imparando a convivere e io ho imparato a saper ascoltare ed accettare entrambe le culture e i loro punti di vista.