Conclusa X ediz. Ravello Lab Colloqui Internazionali

Ravello Lab Colloqui internazionali, il forum europeo su cultura e sviluppo promosso da Federculture e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, ha concluso la sua decima edizione con una tavola rotonda a cui esponenti della Commissione Europea, operatori culturali e amministratori hanno commentato le “Raccomandazioni” emerse dai due tavoli tematici dedicati a “Partenariato pubblico-privato per lo sviluppo locale a base culturale” e “Territori e industrie creative: tools per lo sviluppo”. Claudio Bocci, Direttore di Federculture e Consigliere delegato del Comitato Ravello Lab,ha sottolineato l’indicazione che giunge dal Laboratorio di porre la cultura al centro di un processo di pianificazione strategica e di progettazione integrata tra i diversi livelli istituzionali e tra pubblico e privato. Da questo nuovo metodo, incoraggiato anche dalla Commissione europea, è possibile ottenere una nuova qualità dell’intervento pubblico in grado anche di favorire l’investimento dei privati. Da Bruxelles, peraltro, i più recenti orientamenti spingono le istituzioni a qualificare la nuova progettualità favorendo la partecipazione dei cittadini.  Sulle stesse tematiche, peraltro, sono stati interessanti le esperienze internazionali presentate nel corso del Laboratorio dall’OCSE-Leed. Alla tavola rotonda hanno partecipato Carlo Corazza, Capo Unità Industrie Creative dell’Unione Europea; Armando Peres, Presidente del Comitato Turismo dell’OCSE-Parigi; Sergio Arzeni, dell’Università di Essex e vice presidente di Friends of Europe; Erminia Sciacchitano, DG Cultura dell’Unione Europea; il giovane neodirettore del parco archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel; l’Ambasciatore Francesco Caruso, Consigliere del Presidente della Regione Campania per i Rapporti Internazionali e l’Unesco;  Pierpaolo Forte, Presidente della Fondazione Donnaregina-Museo Madre di Napoli e Consigliere del Comitato Ravello Lab; il sociologo Aldo Bonomi, Direttore del Consorzio AAster; il Presidente di Federculture e dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Roberto Grossi; gli interventi degli Assessori della Regione Campania, Valeria Fascioneall’Innovazionee Amedeo Lepore alle Attività Produttive  e infine il Capo di Gabinetto del Mibact, Prof. Giampaolo D’Andrea. Il tema della progettazione integrata è stato uno degli assi centrali delle riflessioni di Ravello Lab, nella convinzione che solo superando frammentazioni e autorefenzialità sia possibile, sui territori, innescare quel processo di innovazione gestionale in grado di generare sviluppo, nella sua duplice declinazione di coesione sociale e di crescita economica, come dimostra Matera 2019. Per favorire l’approccio integrato al patrimonio culturale, infatti, sin dalle prime edizioni è statoapprofondito il modello delle ‘capitali europee della cultura’ dalla cui esperienza il Sen. Alfonso Andriaha tratto spunto per presentare, nella scorsa legislatura, un disegno di legge sulle ‘Capitali italiane della cultura’ che è oggi legge dello Stato. A questo tema si collega strettamente quello del Fondo per la progettualità culturale proposto negli anni scorsi da Ravello Lab (divenuto anch’esso una proposta legislativa del Sen. Andria, ora istituito con decreto del Mibact, che destina 5,6 milioni di euro alle regioni del Mezzogiornoper favorire l’innalzamento della qualità progettuale dei territori con l’obiettivo di migliorare le condizioni di offerta e di fruizione del patrimonio culturale, in raccordo con l’attuazione della programmazione europea 2014-2020. Ravello Lab ha voluto quest’anno dedicare attenzione ad una best practice emblematica della capacità che l’industria creativa esprime e dell’impulso che è in grado di conferire ai territori in termini di ricadute economiche e di nuovo protagonismo della comunità locale: il Giffoni Film Festivalpresentato attraverso la testimonianza del suo ideatore e direttore artistico Claudio Gubitosi. Nella sua conclusione, il Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e del Comitato Ravello Lab, Alfonso Andria, ha ripreso le principali tematiche emerse nelle giornate dei Colloqui Internazionali di Ravello e i contenuti di altissimo rilievo scaturiti dal panel di chiusura. “Tutela, valorizzazione e gestione – ha sottolineato Andria – sono fasi di un processo che devono necessariamente marciare insieme per garantire alle prossime generazioni la fruizione delle risorse culturali. Anche perciò resta centrale il tema della formazione. La coesione sociale e la crescita economica dei territori sono obiettivi che è possibile conseguire solo attraverso l’approccio integrato e partecipato al patrimonio culturale”. Nel’interpretare la volontà espressa dai partecipanti al laboratorio di tenere costante la comunicazione, Andria ha conclusivamente annunciato la disponibilità del Centro di Ravello ad utilizzare la propria rivista on line “Territori della Cultura” anche come una sorta di tribuna per la community di Ravello Lab, in modo da recuperare l’enorme patrimonio di conoscenza e di esperienza accumulata nel corso dei dieci anni di attività di Colloqui Internazionali di Ravello.