Salernitana, ma la squadra è competitiva per la serie B?

Maurizio Grillo

La sconfitta interna con il Trapani è l’ennesimo riscontro di tutte le perplessità nutrite nell’allestimento di questa squadra. Guardare indietro ora sarebbe esercizio troppo facile e sicuramente cosa inutile, ormai la squadra è questa e fino a gennaio bisognerà sostenere ed incoraggiare questi calciatori che, probabilmente, sono in parte inadatti al campionato di serie B e sopravvalutati dalla società e da parte della tifoseria. Quando, però, la proprietà insiste su un concetto asserendo che “era legittimo confermare tanti giocatori che hanno vinto lo scorso torneo di Lega Pro” è fondamentale essere onesti e rimarcare un aspetto: questa Salernitana ha trattenuto Trevisan, Perrulli e Bovo che non erano affatto titolari inamovibili e ha perso Gori, Favasuli, Negro e Calil, senza contare che manca da marzo quel Nalini che tolse tante castagne dal fuoco. Con quale criterio sono state operate queste scelte, bocciando nuovamente anche un centrocampista come Castiglia che sta facendo le fortune del Catania dopo aver trascinato il Como? Il rammarico aumenta se si spia quanto accaduto in Lega Pro tra ieri ed oggi: nel tabellino dei marcatori ecco Calil, Mendicino e Cristea, altri due attaccanti che avrebbero fatto carte false per restare a Salerno e dimostrare il proprio valore in cadetteria. E a Salerno? Fatta eccezione per Gabionetta, gli attaccanti non segnano. I fischi rivolti da tutto lo stadio a Coda ed il suo tiro in fallo laterale al 40′ sono la fotografia perfetta del momento vissuto dal reparto offensivo granata. I movimenti in attacco si vedono, che colpa ha Torrente se i calciatori non sanno gonfiare la rete? Coda, inseguito per due anni, è al momento un flop e dopo un mese e più di lavoro era lecito attendersi progressi che non ci sono. Se da un lato è lecito asserire che “per entrare in forma bisogna giocare” è altrettanto vero che in B non puoi aspettare in eterno e che i gol delle punte mancano. A ciò aggiungiamo la gestione di Eusepi. Sempre al top della forma a Benevento, l’ex bomber del girone C della Lega Pro a Salerno si è riscoperto fragile ed è stato gettato nella mischia contro lo Spezia pur non essendo pienamente recuperato. Risultato? Ricaduta, un mese di stop e Salernitana priva di un’alternativa al centro dell’attacco. Stesso discorso per Donnarumma. Assist con l’Avellino a parte, l’ex Gubbio è fumoso e non riesce a fare la differenza come dovrebbe, conferma del fatto che “maradoneggiare” nel raggruppamento B di serie C è un conto, sfondare in B con la maglia granata è un altro. Senza Gabionetta, insomma, questa Salernitana avrebbe avuto punti in meno anche perchè gli altri attaccanti o non sono da B o sono arrivati in ritardo e fuori forma. Peccato, si era partiti bene inseguendo Ardemagni, Vantaggiato e Maniero…