Riflessione su messaggio Papa Giornata Missionaria Mondiale

Padre Oliviero Ferro

Come ogni anno, il Papa ci aiuta a riflettere sulla Missione con un messaggio particolare. Ricordando che ogni battezzato è chiamato a rendere testimonianza al Signore Gesù, annunciando la fede ricevuta in dono, ci dice che in particolare coloro che hanno consacrato la propria vita sono chiamati a prendere la croce e ad andare dietro a Lui. E sviluppa il suo pensiero, anche tenendo presente che questo anno è stato dedicato alla vita consacrata.

  1. Per prima cosa, mette in chiaro che la missione non è proselitismo o strategia, ma è qualcosa di imprescindibile per chi si pone in ascolto della voce dello Spirito che sussurra “vieni” e “vai”. CHI SEGUE CRISTO, NON PUO’ CHE DIVENTARE MISSIONARIO
  2. E continua dicendo che la missione è PASSIONE per Gesù e nello stesso tempo per la gente. Nella nostra preghiera di fronte a Lui, sentiamo che Lui vuole servirsi di noi per arrivare sempre di più vicino al Suo popolo e a quelli che Lo cercano con cuore sincero. Siamo chiamati ad annunciare il Vangelo con la testimonianza della vita, andando verso le periferie, dove ancora non è stato annunciato il Vangelo.
  3. E’ urgente riproporre l’ideale della missione nel suo CENTRO: Gesù Cristo e nella sua ESIGENZA: il dono totale di sé nell’annuncio del Vangelo. Chi accoglie la missione, è chiamato a vivere di missione.
  4. In particolare, invita i giovani: non lasciatevi rubare il SOGNO di una missione vera, di una sequela di Gesù che implichi il DONO totale di sé. Scegliendo la vita missionaria, si è disponibili a fare un dono d’amore al servizio del Vangelo, ricordando che prima di essere un BISOGNO per coloro che non Lo conoscono, è una NECESSITA’ per chi ama il Maestro.
  5. La missione oggi è posta di fronte alla sfida di rispettare il bisogno di tutti i popoli di ripartire dalle proprie RADICI e di salvaguardare i VALORI delle rispettive culture. Si deve CONOSCERE l’altro e la sua CULTURA per aiutarlo a CONOSCERE meglio Gesù, LUCE per le culture e FORZA che le trasforma.
  6. I destinatari privilegiati dell’annuncio evangelico sono i poveri, i piccoli, gli infermi, coloro che sono spesso disprezzati e dimenticati. RIPARTIRE DAI POVERI è lo slogan di questa giornata. Vivere la povertà è sentirsi vicini concretamente a loro, rinunciare a ogni potere per diventare fratelli e sorelle degli ultimi, portando loro la testimonianza della GIOIA del Vangelo e l’espressione della CARITA’ di Dio.
  7. Nel SERVIZIO alla missione è molto importante la presenza dei LAICI. Saper collaborare con loro, anche se per un tempo limitato. Insomma, LAVORARE insieme.
  8. Lavorare non a nome PROPRIO, ma in UNITA’ con la Chiesa, per dare più efficacia al messaggio evangelico.
  9. Il Papa conclude, ricordando che la PASSIONE DEL MISSIONARIO è il Vangelo “guai a me, se non annuncio il Vangelo”(1 Cor 9,16). La MISSIONE dei servitori della Parola (vescovi, sacerdoti, religiosi e laici) è quella di mettere tutti, nessuno escluso, in RAPPORTO PERSONALE con Cristo.