Eboli: Di Donato “Anche su parcheggi amministrazione comunale improvvisa”

Il dottor Mario Di Donato, già consigliere comunale del Partito Democratico nonché medico di base, interviene sulle polemiche che hanno riguardato, in questi giorni, le nuove modalità di sosta nelle aree a pagamento sul territorio comunale: “Quello che questa politica approssimata tenta di sottacere – afferma il professionista ebolitano dirigente del Partito Democratico – è il ruolo sociale importantissimo che i medici di base svolgono a presidio della sanità nel territorio. Le visite a domicilio sono rivolte prima di tutto alle fasce sociali più svantaggiate: anziani, malati cronici. A fronte di questo, esiste una normativa specifica che invita le amministrazioni comunali a sottoscrivere convenzioni per mezzo delle quali venga consentito ai medici di base di svolgere tale attività nel miglior modo possibile. Ma l’Amministrazione Comunale ha deciso di affrontare – incalza Di Donato – anche questo tema con approssimazione ed arroganza. Esiste un provvedimento del 2006 che autorizzava i medici di base ad effettuare – come avviene in quasi tutte le città d’Italia – la sosta nelle aree di parcheggio a pagamento nel corso delle visite domiciliari. Si decide di revocarlo? Bene, è una scelta, per quanto poco condivisibile, ma i medici dovevano essere informati di tale revoca, così come all’epoca furono invitati a trasmettere la targa dell’auto con cui effettuavano le visite domiciliari. E invece nulla, mi risulta che tale provvedimento non sia mai stato formalmente revocato, ed in questo caso assisteremmo ad un vero e proprio atto illegittimo da parte di chi l’ha posto in essere. Ma quello che ci sta a cuore come medici in prima linea nell’offrire assistenza ai cittadini – conclude il dottor Di Donato – non è certo non pagare la sosta, è essere messi nelle condizioni di fare al meglio il nostro lavoro. L’Amministrazione Comunale – piuttosto che provvedere di gran carriera a dotare se stessa ed il consiglio di autorizzazioni di sosta gratuite per assessori e consiglieri – abbandoni questa linea di azione arrogante e consenta ai medici di base di svolgere il proprio lavoro, approntando immediatamente degli abbonamenti mensili prepagati, che possano consentirci di svolgere bene il nostro lavoro, senza doverci preoccupare – mentre siamo impegnati in visite domiciliari – di dover cercare improbabili tagliandi per la sosta  in orari in cui spesso le rivendite sono chiuse. Invito l’Amministrazione ad assumere, per il futuro, atteggiamenti meno spocchiosi e un approccio alla gestione della cosa pubblica che sia improntato a criteri razionali  e rispettosi della collettività”.