Tramonti: 4^ festa Organistica a Campinola

L’attrazione suscitata a Campinola di Tramonti dalla 4^ Festa Organistica e dal Giardino Segreto dell’Anima è di quelle che danno respiro agli amanti della vera cultura. Gli eventi di questi mesi lo
confermano pienamente, anche per la cospicua partecipazione: l’inaugurazione della Festa Organistica con il Cai Stabia Chorus e l’organista Giancarlo De Marco che ha ricordato i Tramontini che si sono immolati o distinti nella prima guerra mondiale, il napoletano Angelo
Trancone nell’anniversario del restauro dell’organo Carlo Rossi, il soprano Silvia Sammarco con l’organista Giuseppina Mansi, belle realtà della Costa d’Amalfi. Un’offerta culturale espressa con semplici ma intensi atti d’amore per l’ambiente, la musica, l’arte, la memoria storica, le tradizioni, l’impegno sociale, in un territorio che non sempre sa o vuole comprenderne il significato ed il valore. Domenica 4 ottobre il pomeriggio campinolese propone un programma molto
allettante. Alle 17 l’ultima visita stagionale al Giardino Segreto dell’Anima già proiettato all’autunno ma ancora ricco di intense fioriture di rose, amarillis, aster, gaura, topinambur, mente e molto altro. Alle 18 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista si terrà il quarto concerto con la partecipazione del soprano Rosa Montano, del violinista Egidio Mastrominico e dell’organista Mauro Castaldo. Tutti gran sostenitori della Festa organistica sin dagli inizi e fra i
maggiori Amici dell’Organo “Carlo Rossi” del 1729, interpreteranno un programma molto raffinato con musiche di J. Fogliano, A. Falconiero, N. Matteis, L. Leo, F. Durante, M. Mascitti, B. Galuppi, L. Vinci e Benedetto Marcello. Il mezzosoprano Rosa Montano è pluridiplomata, componente dell’Ensemble “Le Musiche da Camera” , collabora con l’Orchestra da Camera di Caserta, l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto, l’Orchestra da Camera delle Marche, l’Orchestra e il Coro dei “Cantori di Posillipo”, l’Orchestra “Ars Nova”, ha inciso per varie etichette ed è docente al Conservatorio di Musica di Benevento. Il violinista Egidio Mastrominico ha tenuto
concerti con formazioni soprattutto cameristiche in vari generi musicali, per importanti Festival nazionali e internazionali ed ha inciso per varie case, ha ideato e curato numerose rassegne
concertistiche e progetti didattici e ha ricoperto l’incarico di consulente musicale delle Sovrintendenze ai Beni Culturali e Architettonici di Napoli e di Caserta, ha fondato il complesso “Le Musiche da Camera”, è presidente dell’Associazione Area Arte ed è stato responsabile artistico dello storico Teatro Sancarluccio di Napoli. L’organista Mauro Castaldo a compiuto gli studi musicali nei Conservatori di Benevento e Napoli, ha vinto il premio di Composizione
“Terenzio Gargiulo”, è autore di musiche per organo (incise anche in cd) ed ha partecipato a rassegne e festival nazionali ed internazionali, è fondatore e presidente dell’Associazione Organistica “Giovanni Maria Trabaci” gemellata permanente con l’Internationales Stuttgarter
Orgelfestival; ha scritto il saggio “Il giardino dei silenziosi” sugli organi trascurati delle chiese di Napoli, è docente al Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento. Continua quindi il miracolo della Festa (gioiosa e disinvolta) per la rinascita dell’organo “Carlo Rossi”, a quattro anni dal concerto che ha inaugurato il restauro filologico dei fratelli Carrara di Rumo di Trento con direzione tecnica di Giancarlo De Marco. E’ organizzata dagli Amici dell’Organo Carlo Rossi, dal Giardino Segreto dell’Anima e dai Comitati Parrocchiali. Forse suonato anche da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, a tutt’oggi risulta il terzo più antico funzionante della Campania. Una meritoria
opera che non si è lasciata tentare da manipolazioni che avrebbero rovinato il carattere dello strumento e i segni della storia, come purtroppo è già avvenuto e rischia di rinnovarsi in altre chiese di Tramonti e del territorio amalfitano. La Festa organistica continuerà fino a novembre con un concerto di Elisabetta Scala ed uno degli operatori liturgici del territorio. Vuole
conferire continuità all’espressività del prezioso strumento e prolungare il ponte fra passato e futuro per acquisire la piena consapevolezza del valore e del significato umano, storico e artistico.
Ma pure per offrire questo patrimonio come testimonianza di fede al godimento di tutti per l’elevazione spirituale e l’accrescimento culturale e sociale.