Padre Pio per il Giubileo a Roma

di Rita Occidente Lupo

La nascita al cielo dei Santi: la celebrazione, in calendario liturgico, per quanti al fonte battesimale ne portano il nome. San Pio da Pietrelcina, il Frate del nostro tempo, che ancora tanti ricordano non solo per le sue stigmate. Deceduto il 23 settembre del 1968, a San Giovanni Rotondo, in quel Convento in cui visse nella sua comunità sacerdotale, seminando santità a migliaia d’anime. Oggi, il suo corpo, traslato dall’antica Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nell’aurea dimora, che porta la firma di Renzo Piano. San Pio, povero in terra, al punto da voler che i suoi resti venissero deposti sulla nuda terra, da vero francescano, come per l’Assisense, finito tra l’opulenza architettonica. Che rapisce lo sguardo dei pellegrini, ancora a San Giovanni Rotondo, per fede o scetticismo.  San Pio, non avrebbe voluto per sè tale sepoltura! Lui, avrebbe optato per l’essenzialità! Tante le polemiche che hanno animato la traslazione delle spoglie, finendo in pasto alla cronaca mediatica, che il Cappuccino aveva sempre guardato con occhi schivi. Sdegnoso di popolarità, assertore del silenzio in preghiera, del raccoglimento spirituale, tra vastità e sfarzo, proprio non regge. San Pio, grande nella sua profonda umiltà, che lo scortava sempre e che andava ripetendo a tutti “Sono un povero Frate!”  Non seggi di prestigio nè tantomeno il potere temporale ha mai sollecitato il suo sguardo: sicuramente desidererebbe ritornare dov’era prima, nella cripta che sapeva stavan preparando per il suo decesso, conoscendo il giorno della sua morte! Ed oggi, ancora chiama a conversione gli uomini di quest’inquieto tempo, scomodando le coscienze, assopite dal peccato, anestetizzate dall’edonismo imperante: Lui, il Santo senza tempo!

4 pensieri su “Padre Pio per il Giubileo a Roma

  1. Un dono celeste per il mondo intero.
    MESSAGGIO DI PADRE PIO: 31 MARZO 2003

    “Mia gentile anima, sono il frate che molto umilmente ha vissuto la propria vita nel Nome di MARIA VERGINE E MADRE DI DIO e ha cercato molto umilmente di servire Dio con le proprie opere.
    Io oggi mi manifesto per Volere Divino e solo per avvallare il Sacro Sapere contenuto in questo Sacro Testo. Devo dire alla gente di tutto il mondo di pregare, pregare e pregare. Convertitevi e imparate a memoria il messaggio di Cristo! Alle vostre preghiere si smuoveranno le montagne e si apriranno le acque dei mari. Quelle e solo quelle saranno la vostra salvezza. Siete purtroppo diventati ciechi e sordi ai richiami di Dio! Neanche più le mie parole e le mie opere, che vi ho lasciato, vi sono di insegnamento, ne hanno addirittura fatto uno squallido mercato! Povera umanità, vi è stato riversato addosso tutto l’AMORE DIVINO possibile e immaginabile: noi stessi ne siamo stati i portatori, i messaggeri con le nostre vite e le nostre opere. Pentitevi dunque della vostra inettitudine, della vostra durezza di cuore, della vostra materialistica ottusità ed apritevi a Dio nel suo INFINITO AMORE donandogli tutto voi stessi per l’attuazione della sua SANTA VOLONTA’.
    IL SIGNORE SIA LODATO!
    Io sono sempre stato umile, modesto e di poche parole, ma con la Grazia di Dio e la preghiera sono riuscito ad operare nel Nome del Signore.
    Ascoltate la Parola di Dio e leggete, voi tutti, questo Sacro Testo.
    Contiene rivelazioni come mai sono state dette.
    Convertitevi, pregate e fate partecipi del Sacro Sapere tutti i vostri cari.
    Nel Nome del SIGNORE vi saluta Padre Pio da Pietrelcina”.

    Con questo bel messaggio, in cui ha parlato Padre Pio che è vissuto, con la presenza accanto a sé, di Arcangelo Gabriele, Levehòr, angelo del Signore, si congeda da voi tutti e prega affinchè questo suo testo sia generosamente diffuso e riconosciuto quale sacro testo di Divina Scrittura autorizzata e voluta da Dio. Io sarò presente accanto a Olga, per tutta la durata della sua vita: mi rendo pertanto disponibile secondo quanto mi è stato concesso da Dio Onnipotente, a rispondere ad ogni vostro quesito e per tale scopo io porterò a termine il mio marderio angelico secondo le disposizioni divine a me concesse. Abbiate fede e chiedete a Dio ciò di cui necessitate. Io, con gioia, vi risponderò.
    Arcangelo Gabriele.

    Tratto da pag.233 a pag.234

    LA PORTA D’ORO

    Un Angelo tra noi racconta

    Verità dettate da Gabriele Arcangelo ad Olga Foini

    IL PRIMO LIBRO Edizioni Segno

    http://www.gabrielearcangelo.it

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